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Stefàno smentisce le accuse dell’ex dg Atac: “Nessuno scheletro nell’armadio, ecco le prove”

“Questo è il messaggio che ho inviato all’ex dg di Atac Bruno Rota. Lo voglio pubblicare qui su Facebook perché non ho nulla da nascondere. Nessuno scheletro nell’armadio”. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Enrico Stefàno ha pubblicato un sms che smentirebbe le accuse dell’ex direttore generale di Atac.
A cura di Enrico Tata
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Enrico Stefàno smentisce l'ex direttore di Atac, Bruno Rota, che lo aveva accusato di avergli proposto raccomandazioni. Su Facebook il consigliere del Movimento 5 Stelle ha pubblicato uno screenshot dell'unica conversazione, via sms, che avrebbe avuto con l'ex dg in merito alla questione sollevata da Rota. "La trasparenza è uno dei valori a cui tengo di più. Non nascondo che in questi giorni mi sono sentito profondamente ferito per tutto ciò che è stato detto. Alle pesanti illazioni ho già risposto per le vie legali presentando una querela. Ora vorrei fosse fatta ancor più chiarezza", scrive Stefàno, che poi spiega: "Questo è il messaggio che ho inviato all'ex dg di Atac Bruno Rota. Lo voglio pubblicare qui su Facebook perché non ho nulla da nascondere. Nessuno scheletro nell'armadio. E non credo ci sia molto da aggiungere, valutate voi. Certo è che non si tratta assolutamente di una raccomandazione o di una richiesta per favorire qualcuno. Vorrebbero farci sembrare uguali ai partiti, noi facciamo tutto in trasparenza: chi ci accusa vada a denunciare invece di perdersi in chiacchiere sui giornali".

L'Sms pubblicato da Stefàno

Questo il testo dell'sms inviato da Stefàno a Rota: "Ieri ho visto i rappresentanti di Conduent (società a cui il M5s ha deciso di affidare la bigliettazione di Atac ndr.), mi hanno mostrato le loro proposte per un nuovo sistema di bigliettazione. Ho visto che loro sono già presenti a Milano, quindi immagino li conoscerai bene. Io non sono un tecnico, ma sicuramente l'attuale sistema di Atac è a dir poco obsoleto. Quando ci vediamo sicuramente possiamo approfondire il tema. Ciao".

Questa era stata l'accusa di Rota: "So del vivo interesse del consigliere Stefano alle soluzioni della società Conduent Italia che si occupa di bigliettazione e che mi ha invitato ad incontrare più volte. Più che di dirigenti da cacciare, lui, e non solo lui, mi hanno parlato di giovani da promuovere. Velocemente. Nomi noti. Sempre i soliti. Suggerisco a Stefano, nel suo interesse di lasciarmi in pace e di rispettare chi ha lavorato. Onestamente. Sempre i soliti".

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