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Stadio della Roma, la conferenza dei servizi dice no alla proroga di 30 giorni

La conferenza dei servizi ha respinto la richiesta dei proponenti (As Roma e Parsitalia) di una proroga di 30 giorni ai lavori. Entro il 30 marzo dovrà pervenire tutta la documentazione necessaria per proseguire con il percorso di costruzione dello stadio della Roma a Tor di Valle.
A cura di Valerio Renzi
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La conferenza dei servizi ha negato la proroga di 30 giorni ai lavori chiesta dai proponenti per lo Stadio della Roma, dopo la revisione del progetto concordata con il comune di Roma e annessi tagli di opere e cubature, ma soprattutto dopo il vincolo che potrebbe arrivare da parte dei Beni Culturali. A renderlo noto Bruno Ceccarelli del comitato Salviamo Tor di Valle. "La presidente si è presa il tempo necessario per scrivere la determina e chiederà al Comune di Roma e alle altre parti di capire cosa si intende fare – ha spiegato Ceccarelli – quando si è annunciato che si procede con una nuova delibera del Comune e quindi una nuova procedura".

"Passa, in conferenza dei servizi, la linea di Italia Nostra Roma e delle altre Associazioni che, questa mattina, a gran voce, hanno evidenziato l'impossibilità, in applicazione della legge Madia, di una ulteriore proroga di 30 giorni così come richiesto dai proponenti dopo gli accordi del 24 febbraio con il Sindaco Raggi", si legge in una nota di Italia Nostra. Ora il comune di Roma dovrà presentare la documentazione entro il 30 marzo e la Regione Lazio entro il 5 aprile dovrà decidere se e come andare avanti.

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