Sperlonga, spinge dalle scale la collega: condannata a 15 anni per omicidio volontario
Ha ucciso la collega Anna Coviello spingendola dalle scale di un parcheggio nei pressi dell'ufficio postale di Sperlonga. La Corte d'Appello di Roma ha condannato Arianna Magistri, la postina originaria di Formia, a quindici anni e quattro mesi di reclusione per omicidio volontario e atti persecutori. L'imputata è a processo con il rito immediato e ha ricevuto la riduzione di un terzo della pena. La decisione dei giudici della II sezione della Corte d'Appello è arrivata dopo che la Cassazione aveva annullato la sentenza di condanna a sei mesi, derubriacato il reato ad omicidio preterintenzionale. Il procuratore generale aveva chiesto l'ergastolo. Arianna Magistri è ritenuta responsabile di aver spinto dalle scale la collega Anna Coviello nel 2016 a Sperlonga e di averne così provocato il decesso, dopo una lunga agonia in un letto d'ospedale, dove ha combattuto tra la vita e la morte prima di spegnersi. Ora si attendono le motivazioni e un eventuale ricorso in Cassazione.
L'omicidio di Anna Coviello spinta dalle scale di un parcheggio a Sperlonga
I drammatici fatti risalgono al 14 giugno del 2016 e sono accaduti nel Comune sul litorale della provincia di Latina. Entrambe le donne erano impiegate agli uffici postali di Sperlonga. Tra loro sarebbe nato un diverbio a seguito di un'accesa discussione per l'aria condizionata. Anna Coviello, sessantatré anni è stata trovata agonizzante in fondo alle scale del parcheggio multipiano nei pressi delle poste, dopo aver battuto la testa contro un muro. A spingerla sarebbe stata la collega. A seguito della caduta ha riportato gravi lesioni, trasportata in ospedale è morta dopo sette giorni di agonia. Ad incastrare Magistri sarebbero state le testimonianze e le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza.