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Spaccio di droga a Torre Maura, compra cocaina invece del caffè: chiuso un bar. Due arresti

Il titolare di un bar di Torre Maura e un suo complice sono stati arrestati dagli agenti della Polizia di Stato per spaccio di sostanze stupefacenti. La vendita della droga avveniva nel locale, dove il cliente chiedeva la dose al bancone e in cambio riceveva uno scontrino con una consumazione falsa, per eludere i controlli. Il bar è stato chiuso e la licenza ritirata per 45 giorni.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Uno scontrino da 80 centesimi ma il servizio consumato non era una bevanda. Un caffè da 51 euro, o meglio, un grammo di cocaina spacciato per un espresso preso al volo, in un bar di Torre Maura. Gli agenti della Polizia di Stato hanno chiuso un locale del quartiere dell'Agro Romano e arrestato due persone per spaccio di droga. A finire in manette il titolare G. E. e un complice F. A., che si occupavano di rifornire i clienti delle dosi richieste, direttamente all'interno del bar, molto frequentato. Gli strani movimenti non sono sfuggiti alle forze dell'ordine, che hanno svolto indagini in zona. Alcuni giorni fa, gli agenti del  commissariato Casilino, si sono appostati nei pressi del bar e hanno osservato a lungo l’attività di spaccio che avveniva attraverso metodi ben collaudati.

Spacciavano cocaina in un bar

Il complice del titolare, seduto fuori dal locale, attendeva i clienti, che poi indirizzava all’interno, e gli dava istruzioni su cosa chiedere al bancone per ricevere la droga. Il cliente oltre alla dose di cocaina, riceveva uno scontrino per un caffè, in realtà mai ordinato che, secondo il piano degli spacciatori, doveva servire a sviare eventuali controlli.

Licenza sospesa

L’arresto, unito ai controlli svolti nel 2017 dai quali il locale risulta frequentato da persone gravate da precedenti di polizia e ad una vecchia sospensione della licenza nel 2014, ha consentito al Questore di Roma di emettere un nuovo decreto di sospensione. Il provvedimento è stato notificato dagli stessi agenti del commissariato Casilino e questa volta l’attività resterà ferma per 45 giorni.

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