Sondaggi elezioni comunali Roma 2016: verso il ballottaggio?
Il confronto tv, in onda ieri sera su SkyTg24, avrebbe potuto cambiare gli equilibri della campagna elettorale in vista delle elezioni comunali di domenica. E invece dal dibattito tra Virginia Raggi, Stefano Fassina, Roberto Giachetti, Giorgia Meloni e Alfio Marchni non è uscito alcun vincitore chiaro.
Virginia Raggi è apparsa nervosa, a tratti arrogante, spesso antipatica. Ma doveva solo amministrare il vantaggio senza strafare e quello ha fatto. Tra l'altro al pubblico di Sky sembra sia piaciuta molto perché 4 telespettatori su 10 l'hanno giudicata la migliore tra i cinque candidati. Un grande risultato per lei contando che la candidata del Movimento 5 Stelle era l'unica che non aveva bisogno del confronto elettorale in tv per conquistare elettori. Per Raggi, stando agli ultimi sondaggi pubblicati, la vittoria al ballottaggio sembra scontata contro ogni candidato. Prima del dibattito, scrive il Corriere della Sera, Grillo le avrebbe fatto una telefonata per dirle di "stare calma e non innervosirsi".
Roberto Giachetti doveva piazzare il colpo vincente nei confronti della Raggi, e invece si è limitato all'ordinaria amministrazione. Non è andato male, anzi. Sui temi concreti è quello che ha convinto più: preciso, puntuale e pacato. Ma l'unica risposta vincente degna di nota nei confronti di Virginia Raggi è stata quella sulle Olimpiadi del 2024. "Criminale parlarne ora", aveva detto due giorni fa la Raggi. "È criminale non utilizzare un'opportunità straordinaria come le Olimpiadi", la risposta in tv di Giachetti. Comunque troppo poco. In ogni caso in casa Pd l'umore sembra buono perché in queste ore starebbe girando un sondaggio che vedrebbe il candidato democratico appaiato a Raggi.
Giorgia Meloni è stata la più convincente dal punto di vista televisivo e il suo tema forte, la sicurezza e la chiusura dei campi rom, farà sicuramente presa nelle periferie della Capitale. Punta al ballottaggio e potrebbe farcela, ma il problema per lei è cercare di convincere gli elettori degli altri candidati. Ieri non ha fatto niente per provarci.
Alfio Marchini è "piacione". Non c'è altro termine per descriverlo. Convince per modi, presenza e garbo. Poi però comincia a parlare: dice "molestamenti", promette che "riduceremo" le tasse", dice che chi non si è fermato ad aiutare Sara Di Pietrantonio "ha perso l'empatia con sé stesso". Comunque, tolto qualche neologismo, qualche strafalcione e alcuni difetti di pronuncia, non si può dire che sia andato malissimo.