Sondaggi elezioni comunali Roma 2016: borsino del 27 maggio

Siamo al rush finale della campagna elettorale per le prossime elezioni comunali a Roma. Poco più di una settimana ci separa dal 5 giugno, quando i romani saranno chiamati a scegliere il prossimo inquilino del Campidoglio. E se i sondaggi danno saldamente in testa la candidata del Movimento 5 Stelle, è caccia all'ultimo voto tra tutti i candidati in corsa, soprattutto nel tentativo di smuovere il vastissimo popolo degli indecisi. Una competizione in cui la debolezza degli avversari si trasforma immediatamente nel proprio punto di forza e, tra polemiche e attacchi reciproci, c'è chi scende e c'è chi sale.
Virginia Raggi
Sembra essere la predestinata a ricoprire la carica di nuovo sindaco di Roma, ma alcune scelte continuano a far discutere. A cominciare da quella di sottrarsi al confronto televisivo con i suoi principali avversari. Ieri nello studio del telegiornale regionale di Rai 3 la telecamera ha inquadrato la sua poltrona vuota. Assente non giustificata anche nel pomeriggio all'incontro organizzato al Gay Village con Meloni, Fassina e Giachetti. La candidata grillina ha accettato di intervenire però al prossimo confronto in programma su Sky il prossimo 31 ottobre perché ci sarebbero "regole chiare e certe". Se Virginia Raggi non si vuole confrontare con gli avversari dati per perdenti, cosa accadrà quando dovrà farlo con un'intera città?
Roberto Giachetti
Il candidato del centrosinistra sembra aver trovato una sua strada, dopo la presentazione dell'ipotetica squadra di governo, ieri ha presentato nel dettaglio il suo programma in 12 punti con alcuni degli ipotetici futuri assessori. Accanto a Fabrizio Barca e Livio Turco, l'obiettivo di presentarsi con una squadra affidabile e competente sembra essere stato raggiunto. Ha acquisito fiducia nelle sue possibilità di vincere Giachetti, trasmettendola anche ai suoi potenziali elettori.
Alfio Marchini
Da tre anni a questa parte si è presentato come "l'uomo nuovo" per salvare Roma. Moderato, ma con un storia familiare di sinistra, ricco, ma non volgare, l'imprenditore civico sembra soffrire sempre di più dell'abbraccio con Silvio Berlusconi che, se non sarà alla chiusura della campagna elettorale, si fa sempre più ingombrante. Il Cavaliere, indubbiamente nella fase ascendente della sua parabola politica, non è certo quella ventata di novità che Marchini vorrebbe interpretare. Ma non era il candidato civico?
Giorgia Meloni
Può dire di aver archiviato la polemica con l'alleato Matteo Salvini, che avevo detto di voler far pagare il pedaggio sul Gra, che la raggiungerà la prossima settimana nella Capitale per lo sprint finale. È lei il vero candidato della destra: "Sno una persona di perfetta coerenza, non sono un Alfano qualunque".