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Soldatessa suicida a Roma, in una lettera di 15 pagine i motivi del suo gesto

La soldatessa dell’Esercito italiano avrebbe scritto una lunga lettera in cui descrive i motivi che l’hanno spinta a togliersi la vita. Quindici pagine per annunciare ciò che stava per fare e per spiegare la sua decisione. Il fatto è avvenuto questa mattina alla stazione Flaminio della Metro A di Roma.
A cura di Redazione Roma
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Caterina G. era in servizio di vigilanza alla stazione della Metro A Flaminio. Intorno alle 9 si è allontanata per andare in bagno e lì si è uccisa con la pistola in dotazione. La soldatessa dell'Esercito italiano avrebbe scritto una lunga lettera in cui descrive i motivi che l'hanno spinta a togliersi la vita. Quindici pagine per annunciare ciò che stava per fare e per spiegare la sua decisione. Nella lunga lettera ha parlato di motivi personali e sentimentali. Si è scusata con la famiglia e ha detto loro addio. Sulle parole della giovane indagheranno il pm titolare delle indagini e il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia. Per il momento è stato aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio, ma per il momento nessuno è stato iscritto sul registro degli indagati.

Il suicidio questa mattina alle 9 alla stazione Flaminio

La ragazza aveva 30 anni ed era in servizio nel reparto Genio di Piacenza la giovane militare dell'Esercito italiano. Era nell'esercito da 5 anni e in servizio in Strade Sicure dall'estate scorsa. Il fatto è successo intorno alle 9 di questa mattina all'interno della stazione Flaminio della Metro A di Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia. "Esprimo il mio dolore e la mia amarezza per il suicidio della giovane militare avvenuto questa mattina nella stazione Flaminio della Metro A di Roma. In questo momento difficile vorrei abbracciare i suoi familiari e i suoi commilitoni nell'Esercito, corpo nel quale prestava servizio. Di fronte a un dramma del genere l'unica cosa che come rappresentanti della politica abbiamo il dovere di fare e' aumentare l'ascolto verso i nostri ragazzi e ragazze in divisa e, più in generale, nei confronti del disagio delle giovani generazioni per evitare che tragedie del genere si ripetano", afferma in una nota Gianluca Rizzo, presidente della commissione Difesa della Camera.

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