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Smog a Roma, Legambiente: “Eur e Tiburtina i quartieri con aria più inquinata”

I monitoraggi di Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo ferrovie dello Stato italiane hanno evidenziato come Eur e Tiburtina siano i due quartieri con maggiore inquinamento dell’aria di Roma. Tuttavia nel Lazio il primato per superamento del livello massimo di polveri sottili spetta a Frosinone, seguito da Ceccano, Ferentino, Cassino e Colleferro.
A cura di Alessia Rabbai
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Eur e Tiburtina sono i due quartieri più inquinati di Roma. È quanto emerso da Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo ferrovie dello Stato italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che ha fatto tappa nella Capitale in questi giorni in occasione della sua 31esima edizione. Monitorati otto punti della città per verificare la qualità dell'aria in diverse zone della Capitale, segnalati dai cittadini, dove sono state fatte misurazioni della durata di un’ora delle polveri sottili con l’obiettivo di scattare una fotografia dell’inquinamento atmosferico. I risultati sono stati presentati questa mattina, lunedì 4 marzo, a bordo del treno. I dati più allarmanti sono stati riscontrati in viale Europa, sulla circonvallazione Ostiense, in viale Marconi e via di Portonaccio all'angolo con via Tiburtina. Monitorati anche anche viale Libia, viale Regina Elena, piazza Fiume e largo Fochetti. A preoccupare non sono solo i valori medi di polveri sottili rilevati a Roma, tra 5,8 e 21,1 microgrammi/mc ma anche i picchi riscontrati nel corso dell'ora controllata. Tuttavia nel Lazio il primato per superamento del livello massimo di polveri sottili spetta a Frosinone, seguito da Ceccano, Ferentino, Cassino e Colleferro.

"L'inquinamento atmosferico continua a essere un'emergenza costante nel nostro Paese – ha spiegato Andrea Minutolo, coordinatore dell'ufficio scientifico nazionale di Legambiente – causando ogni anno oltre 60mila morti premature e costi sanitari esorbitanti per le casse dello Stato". Inquinamento che sarebbe provocato dall'elevato numero di auto. "L’insostenibile immobilità romana deve essere affrontata con una vera cura del ferro con tutte le opere infrastrutturali necessarie – ha commentato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – chiusura dell’anello ferroviario, raddoppi dei binari regionali, prolungamenti di tutte le metro, nuove tramvie; e insieme bisogna poi liberare Roma dalle auto, a partire dal Colosseo e dal tridente, con pedonalizzazioni, ciclabili, preferenziali, in tutti i quartieri per tornare a respirare aria pulita nella capitale".

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