“Siamo della Protezione Civile, dobbiamo entrare in casa per darvi le mascherine”: ma è una truffa
Citofonano a casa delle persone fingendo di essere volontari della Protezione Civile. Poi, con la scusa di consegnare delle mascherine gratuite, entrano in casa e derubano le persone che gli hanno aperto la porta. È quanto sta accadendo da alcuni giorni a Pomezia: dopo le segnalazioni di numerosi cittadini, la Protezione Civile Echo ha lanciato l'allarme, dicendo di diffidare da chi chiede di entrare in casa per consegnare dispositivi di protezione individuali. "La protezione civile Echo Pomezia, che si occupa delle consegne, ha la divisa e il mezzo con le scritte della protezione civile Echo Pomezia – si legge nell'avviso diramato dagli operatori – La consegna delle mascherine si fa al cancello di casa o al portone dell'ingresso della palazzina. Altrimenti si mette nella cassetta postale. Per chi si comporta in maniera diversa, per favore chiamate la polizia locale o i carabinieri".
Le truffe che sfruttano l'emergenza coronavirus
A quanto si apprende gli autori della truffa sarebbe due uomini che girano a bordo di una Panda bianca, ossia un mezzo non autorizzato della Protezione Civile. Sono diverse le persone che hanno tentato di truffare e dalle quali hanno tentato di entrare in casa. Si tratta di truffe che vengono messe in atto soprattutto nelle abitazioni di persone sole o anziane e più vulnerabili a certe situazioni. Purtroppo non è l'unico caso avvenuto nel Lazio: giù all'inizio della pandemia, sciacalli che sfruttano la paura delle persone sono andati di casa in casa dicendo di dover fare tamponi alla popolazione. Un caso evidente di truffa, tanto che le persone che hanno aperto la porta di casa sono state derubate.