Selam Palace, paura nell’occupazione dei rifugiati: “Tamponi a tutti i sintomatici”
"Le due persone provenienti dal Selam Palace che ieri si sono recate presso il COVID Hospital di Tor Vergata per sottoporsi al tampone sono risultati negativi. È una buona notizia che consente di affrontare la sorveglianza della struttura con maggiore tranquillità". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, specificando che "le persone all’interno del palazzo si sono dimostrate collaborative e accondiscendenti anche riguardo al blocco delle entrate e delle uscite". Questa mattina sono iniziati i colloqui con l'ufficio del Capo di Gabinetto della sindaca Virginia Raggi, con la Protezione Civile e con le associazioni attive presso la struttura, che ospita 500 persone, tra cui 32 minori. La Asl Roma 2 ha effettuato un sopralluogo all'interno della struttura: a effettuare la visita, il dottor Gambale, che ha giudicato le condizioni dello stabile accettabili. Il Selam Palace non presenterebbe quindi particolari criticità, cosa che ha contribuito ad abbassare la tensione e la paura che si verificasse un nuovo cluster nel Lazio.
"Stamani si sta montando una tenda per il triage da parte della Protezione civile regionale – continua D'Amato – Vi è stato un impegno del Comune di Roma a provvedere all’allontanamento dei rifiuti accatastati e alla fornitura dei pasti. Mentre stamani sono state portate le mascherine fornite dalla Protezione civile nazionale. Per quanto riguarda la parte sanitaria si procederà con la ricerca di eventuali sintomatici ed a procedere, lì dove i medici lo ritenessero necessario, all’esecuzione del tampone. Il tutto si sta svolgendo in un clima di collaborazione tra le Istituzioni per procedere alla sorveglianza sanitaria e desidero ringraziare sia il Prefetto di Roma per la tempestiva azione che l’Amministrazione comunale".
All'interno del Selam Palace sono stati riscontrati casi di coronavirus: data la tipologia di struttura, inizialmente si era temuto potesse esserci un nuovo cluster nel Lazio. L'esercito è stato inviato fuori lo stabile per controllare la situazione e non far uscire ed entrare nessuno, se non il personale sanitario autorizzato. I rifugiati all'interno chiedono di essere assistiti e di avere informazioni e tutele, viste le condizioni di vita all'interno dell'edificio e che molti si recano a lavorare all'esterno. Nel pomeriggio una tenda da triage è stata allestita all'esterno del Selam Palace così chi presenta sintomi anche lievi compatibili con l'insorgenza del virus sarà sottoposto a un tampone.