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Sgominata la Banda della Golf: armati fino ai denti assaltavano guardie giurate e portavalori

Otto persone sono state arrestate con l’accusa di far parte di quella che gli inquirenti hanno ribattezzato la Banda della Golf. Il gruppo, con base operativa a Tor Bella Monaca, era specializzato nella rapina a mano armata al personale dei furgoni portavalori. In tutto i colpi messi a segno avrebbero fruttato 200.000 euro.
A cura di Valerio Renzi
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In un'operazione congiunta carabinieri e agenti di polizia della Squadra Mobile hanno sgominata quella che gli inquirenti avevano ribattezzato come la Banda della Golf, eseguendo all'alba otto misure di custodia cautelare in carcere, nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata di rapine aggravate dall'uso di armi da fuoco, porto e detenzione illegale di armi e ricettazione. La banda, che prende il nome dal tipo di auto preferita per portare a termine i colpi, era specializzata nel prendere di mira il personale dei furgoni portavalori.

La base della Banda a Tor Bella Monaca

Sei dei componenti della banda – tutti di età compresa tra i 30 e i 60 anni – sono di romana, due campani ma da tempo risiedenti nella capitale. Tutti hanno precedenti di polizia specifici. Il personale della sezione Rapine della Mobile, che ha condotto le lunghe indagini, ha ricostruito il ruolo di ogni membro del gruppo criminale nella progettazione e nell'esecuzione dei colpi. Al vertice dell'organizzazione un 48enne campano, che aveva stabilito il centro delle operazioni a Tor Bella Monaca, dove erano occultato un vero e proprio arsenale di pistole e capi di abbigliamento (passamontagna ma anche pettorine delle forze dell'ordine) utilizzati nei colpi. Da qua il gruppo partiva per colpire soprattutto tra Tuscolana, Casilina, Prenestina e anche Acilia.

200.000 euro il bottino delle rapine

Sempre lo stesso il modus operandi del gruppo che, dopo aver studiato le modalità di consegne del denaro dai portavalori, aggredivano pistole in pugno le guardie giurate appena scese dal furgone nei pressi di banche, supermercati, esercizi commerciali.  "Le investigazioni, corroborate dallo studio di innumerevoli traffici telefonici, da attività tecnica d’intercettazione e da servizi di pedinamento ed osservazione su strada – si legge in una nota – hanno permesso sia di fare luce su tutti i membri dell’intero organigramma del sodalizio criminoso che di ricostruire i quattro assalti alle guardie giurate con al seguito i portavalori e le altre quattro rapine consumate ai danni di esercizi commerciali, tutte portate a termine dai vari componenti della banda nel periodo ricompreso tra i mesi di agosto 2016 e marzo 2017, che hanno fruttato oltre 200.000,00 €".

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