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Sgomberato il nuovo Baobab a stazione Tiburtina: tensione tra polizia e attivisti

Tensione questa mattina all’ex Ittiogenico a stazione Tiburtina, occupato dagli attivisti del Baobab per realizzare un centro d’accoglienza per i migranti che arrivano a Roma. Quindici persone sono state fermate, identificate e denunciate.
A cura di Valerio Renzi
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Foto di Eleonora Camilli
Foto di Eleonora Camilli

Avevano appena iniziato a recuperare lo stabile dell'ex Ittiogenico, a poche centinaia di metri dalla stazione Tiburtina, quando è arrivata la celere per impedire l'occupazione annunciata pubblicamente dagli attivisti di Baobab, il centro di accoglienza per migranti e richiedenti asilo sgomberato alcuni mesi fa da via Cupa. Il Baobab era diventato un punto di riferimento per centinaia di migranti, molti dei quali appena arrivati in Italia e solo "di passaggio" nel nostro paese.

L'intenzione degli attivisti di Baobab era quella di creare non solo un centro d'accoglienza nella struttura abbandonata, ma anche un centro di servizi legali e di assistenza sanitaria. Contro l'annunciata occupazione i comitati di quartiere, preoccupati da eventuali problemi di sicurezza, e la destra: ieri la candidata di Lega e Fratelli d'Italia Giorgia Meloni si era recata proprio in visita nella zona annunciando battaglia contro il "degrado". All'arrivo delle forze dell'ordine momenti di tensione con gli attivisti che, rifiutandosi di lasciare la struttura, si sono fatti portare via di peso. Quindici persone sono state portate negli uffici di polizia per essere identificate e denunciate.

"Hanno sgomberato con la forza il centro Baobab. Oggi abbiamo assistito ad una brutta pagina per Roma. Un pessimo segnale proprio nel giorno in cui Papa Bergoglio è in visita a Lesbo, dalla parte dei profughi e del popolo greco. – così l'ex consigliere comunale di Sel Gianluca Peciola giunto sul posto – L'uso della forza contro chi opera per i diritti dei migranti è un atto gravissimo. Roma deve essere città dell'accoglienza in un momento in cui nel mondo migliaia di persone fuggono da guerre e persecuzioni".

E il senatore Massimo Cervellini (Sel), rilancia chiedendo alle istituzioni di assegnare lo stabile ad associazioni e volontari: "Chiediamo alla Regione Lazio, col coinvolgimento del Comune di Roma e nel rispetto dell'iter procedurale, di mettere in sicurezza e affidare con urgenza l'ex centro ittiogenico di via Tiburtina alle associazioni Medici Senza Frontiere, Save the Children, Medu, Intersos, Arci, Amnesty, Cir, A buon diritto, Emergency ed altre per farne un punto di prima accoglienza per i migranti in transito a Roma. La chiusura del Centro Baobab non é stata una soluzione, ma solo nascondere la testa sotto la sabbia".

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