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Sfruttava prostituta, ‘pappone’ percepiva il reddito di cittadinanza. Nella banda anche un 90enne

Una banda di quattro persone, tra cui anche un 90enne, sfruttava una ragazza rumena e la costringeva a prostituirsi lungo la statale Aurelia. I quattro sono indagati per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri della compagnia di Civitavecchia.
A cura di Enrico Tata
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Controlli dei carabinieri
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Una banda di quattro persone, tra cui anche un 90enne, sfruttava una ragazza rumena e la costringeva a prostituirsi lungo la statale Aurelia. La controllavano, sorvegliavano che fosse realmente sul posto e la rifornivano, quando necessario, di generi di conforto. I quattro sono indagati per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri della compagnia di Civitavecchia. Sulla vicenda hanno invece indagato i militari della stazione di Passoscuro in seguito a una denuncia per minacce presentata dalla ragazza nei confronti di una collega, colpevole, secondo lei, di averle rubato la piazzola di sosta dove era solita fermarsi. Per questo motivo avevano litigato pesantemente.

Uno degli indagati percepiva il reddito di cittadinanza

Grazie a questa denuncia i carabinieri hanno cominciato le indagini e hanno scoperto una rete di sfruttatori che la proteggeva e che la costringeva a prostituirsi. Si tratta di due cittadini italiani e due cittadini romeni. Uno di loro, un 30enne, è stato fermato mentre stava ricevendo dalla donna i guadagni della giornata. Un 64enne è invece accusato di aver aiutato la giovane ad arrivare in Italia attraverso l'acquisto del biglietto aereo. Ogni giorno la accompagnava in automobile nella sua piazzola di sosta e in cambio riceveva denaro e prestazioni sessuali. L'uomo, inoltre, risultava titolare del reddito di cittadinanza (è stato chiesto immediatamente lo stop dell'erogazione del contributo). Un altro membro della banda è un anziano di 90 anni e per quest'ultimo, in virtù della sua età, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Gli altri, invece, sono stati accompagnati in carcere. Per i tre è stata confermata la misura cautelare al termine dell'interrogatorio di garanzia, mentre per il novantenne è stato disposto il divieto di avvicinamento alla vittima.

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