Sfregio alla lapide per Ciro Esposito: coperta di vernice rossa
La lapide in memoria di Ciro Esposito, deposta nel quartiere romano di Tor di Quinto dove il giovane tifoso napoletano è stato ferito a colpi d'arma da fuoco il 3 maggio del 2014 (per poi morire dopo 50 giorni di agonia), è stata ricoperta con della vernice rossa. A denunciarlo il consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della Radiazza.
La lapide era comparsa circa una settimana fa. Non si sa chi l'avesse deposta, ma il gesto era stato comunque apprezzato dalla famiglia del tifoso e dall'associazione "Ciro vive", nata per onorare la memoria del giovane partenopeo. Adesso però, a pochi giorni dalla condanna in primo grado a 26 anni di carcere per Daniele De Santis, ultras romanista accusato di aver sparato a Ciro, il gesto oltraggioso compiuto da ignoti: "Il rispetto è scomparso lasciando spazio solo al rancore che si manifesta con una lapide oltraggiata – hanno scritto Borrelli e Simioli -. Non solo il nostro Ciro Esposito è stato ucciso brutalmente e senza ragione ma viene anche disprezzata e offesa la sua memoria in modo infame".
Anche il papà di Ciro ha voluto commentare su Facebook il gesto vigliacco che non ha ancora responsabili: "Come non spegni il sole sparandomi. Non togli ciò che è scritto con la pittura".