Sfiduciato Mario Torelli: Raggi e il M5s perdono anche l’XI Municipio
Virginia Raggi e il M5s perdono anche il XI municipio di Roma con la sfiducia del minisindaco pentastellato Mario Torelli. La sfiducia nei confronti dell'amministrazione è avvenuta dopo l'addio di quattro consiglieri eletti con il M5s, Mirko Marsella, Maria Cristina Restivo, Gianluca Martone e Francesca Sappia che hanno fatto perdere la maggioranza penstastellata al municipio con 13 a 12 per l'opposizione. Uno scenario già verificatosi nei municipi VIII e III: si tratta dunque del terzo municipio in cui crolla il M5S. Da parte sua Torelli, poco prima del voto, ha commentato con poca eleganza l'imminente sfiducia: "Assolutamente no, nessun appello. Io vado avanti. Sto lavorando gratis per i cittadini, non devo fare nessun appello: ora è il momento per tutti di tirare fuori le palle". Al voto si è arrivati in un clima molto teso e subito dopo la sala si è divisa tra le esultanze delle opposizioni di centrodestra e centrosinistra, presenti in aula con molti esponenti cittadini, i consiglieri comunali e e i propri militanti, e le grida di rabbia e sdegno degli attivisti e dei consiglieri del Movimento 5 stelle "traditi". Ora sta alla sindaca Virginia Raggi scegliere se avocare a se il governo dell'XI Municipio diventando commissaria, o se nominare una figura ad hoc. Delegato della sindaca potrebbe essere lo stesso Torelli, un'ipotesi su cui le opposizioni sono già pronte a dare battaglia.
Dopo tre anni di scontri interni cade il M5s in XI Municipio
Un malcontento diffuso da tempo ha portato il M5S a perdere terreno anche a Roma Sud. Tra i temi che hanno condotto il municipio nella direzione della sfiducia la questione viabilità con i disagi dovuti ai lavori al viadotto della Magliana, sulle preferenziali di Marconi e Portuense, e il progetto del parcheggio interrato di piazza Fermi. Gli ex consiglieri M5S hanno rimproverato a Torelli di "non essere stati in grado di prendere decisioni e di non aver svolto attivamente il proprio ruolo politico". Adesso non resta che attendere se a seguito della sfiducia, sarà nominato un commissario, oppure se si tornerà presto al voto.