Sesso e video con minorenni in cambio di 50 euro: a processo comandante dei carabinieri
Sono pesanti le accuse di cui dovrà rispondere un comandante dei carabinieri, che sistematicamente avrebbe adescato minorenni in rete, convincendole a farsi mandare video e foto a sfondo sessuale. Ma l'uomo non andava a caccia delle sue prede solo nel mondo virtuale, ma anche tra locali e discoteche dove abbordava ragazzi giovanissimi, offrendo soldi e promesse di regali per prestazioni sessuali. È accusato di aver fatto sesso con due minori in cambio di 50 euro e della promessa di acquistargli uno smartphone. I fatti risalgono al 2013 ma il rinvio a giudizio, come raccontato dal Corriere della Sera, è arrivato solo ora a cinque anni di distanza. La prima udienza si terrà il prossimo dicembre.
A formulare i capi di imputazione il pm Vittorio Pilla, che ha ricostruito come il graduato dell'Arma abbia indotto dei ragazzi poco più che 16enni a prostituirsi e a inviargli immagini pornografiche. Secondo quanto emerso nel corso dell'inchiesta, il militare non avrebbe esitato neanche ad cedere loro della cocaina per raggiungere i suoi scopi. Il militare è sottoposto oltre che al processo penale è sottoposto anche a un procedimento interno all'Arma.