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Sequestrato lo stabilimento Battistini di Ostia: le gestrici hanno ‘ripulito’ gli incassi in nero

Il lido Battistini di Ostia è stato sequestrato dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria perché le due gestrici, due sorelle, sono accusate di appropriazione indebita e autoriciclaggio.
A cura di Enrico Tata
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Stabilimento Battistini di Ostia - Roma 
Stabilimento Battistini di Ostia – Roma 

Allo stabilimento Battistini di Ostia la stagione estiva è già finita. Il lido sul lungomare del litorale romano è stato infatti sequestrato dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria perché le due gestrici, due sorelle, sono accusate di appropriazione indebita e autoriciclaggio. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito un sequestro preventivo nei confronti di entrambe di 851mila euro. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Roma su richiesta della procura. I finanzieri hanno apposto ieri i sigilli sullo stabilimento.

Le gestrici avrebbero versato sui loro conti 1,2 milioni di euro di incassi in nero

Le due sorelle, 73 anni e 78, amministratrici della società, avrebbero versato sui loro conti in banca oltre un milione e 200mila euro dal 2012. Denaro completamente ingiustificato. In pratica, hanno scoperto i finanzieri, questi soldi erano gran parte dell'incasso dello stabilimento, ma percepito in nero. Venivano incassati dall'azienda, ma poi venivano dirottati sui conti delle due signore per essere utilizzati a scopi personali. Una parte di questo denaro, esattamente 851mila euro, è stato ripulito (autoriciclato) dalle due donne attraverso la stipula di alcune polizze assicurative, che avrebbero dovuto nascondere agli occhi del fisco la provenienza illegale delle somme impiegate dalle due gestrici per accendere le assicurazioni.

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