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Sequestrato e massacrato di botte nella toilette dalla sicurezza del Qube: tre a processo

Scambiato per un ladro, chiuso nella toilette e picchiato. A processo due buttafuori e titolare agenzia di sicurezza del Qube, nota discoteca di Roma.
A cura di Valerio Renzi
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Scambiato per un ladro e quindi prelevato dalla sicurezza, chiuso in una toilette e picchiato da quattro persone per venti minuti. Questa la brutta avventura denunciata da un ragazzo nell'inverno del 2014. All'epoca 18enne stava passando un serata sulla pista da ballo nella nota discoteca Qube di via Portonaccio, quando è stato avvicinato da due buttafuori del locale e dal titolare del servizio di sicurezza, che lo avrebbero trascinato in un bagno, all'interno del quale sarebbe stato perquisito e picchiato da un uomo qualificatosi come un carabiniere, ma rimasto tutt'ora sconosciuto.

Ora per quell'episodio saranno giudicati i due membri dello staff della sicurezza e il titolare dell'agenzia con l'accusa di sequestro di persona, mentre per le botte denunciate dal ragazzo nessun indagato: gli inquirenti non sono riusciti a stabilire l'identità del quarto uomo, quello presentatosi come un militare. "Sono stato portato in bagno. All'inizio non capivo nemmeno perché – le parole della vittima del pestaggio riportate oggi da il Messaggero – Chi mi ha trascinato fin lì poi è rimasto fuori e all'interno è entrata un'altra persona che senza mostrarmi un tesserino si è presentato come un carabiniere e mi ha riempito di pugni.

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