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Scuole al gelo, l’allarme del III Municipio: “Stamattina bambini in classe con 5 gradi”

Questa la situazione verificatasi questa mattina nella scuola dell’infanzia Sorelle Tetrazzini dove, solo la scorsa, settimana Fanpage.it ha raccolto le testimonianze dei genitori che raccontavano il malfunzionamento dei riscaldamenti. Il III Municipio scrive al Campidoglio: “Così si sta compromettendo il diritto allo studio, questo solo un caso limite di una malfunzionamento diffuso”.
A cura di Valerio Renzi
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Ancora aule al gelo nelle classi delle scuole del III Municipio. Situazione particolarmente difficile nella scuola dell'infanzia Sorelle Tetrazzini dove, solo la scorsa, settimana Fanpage.it ha raccolto le testimonianze dei genitori che si sono visti costretti in alcune occasioni a non portare i figli nelle aule gelide riportandoli a casa. Una situazione di disagio che perdura da settimane, che questa mattina ha visto un nuovo aggravamento, secondo quanto denunciato in una missiva all'assessora alle Infrastrutture di Roma Capitale Margherita Gatta, con il termometro che segnava solo 5 gradi centigradi.

A scrivere è l'assessora alla Scuola del III Municipio Claudia Pratelli, e quello ai Lavori Pubblici Francesco Pieroni: "Siamo costretti a rinnovare questo scambio epistolare a senso unico. Stamattina le bambine e i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia Sorelle Tetrazzini hanno trovato nelle loro aule una temperatura di 5 gradi centigradi. Non si tratta di un refuso. Hanno trovato davvero una temperatura di 5 gradi perché, per l’ennesima volta nell’ultimo mese, il riscaldamento è andato in blocco per un guasto mai risolto".

"Se non le fosse chiaro questo stato di cose sta di fatto compromettendo il diritto allo studio di decine e decine di bambine e bambini per riferirci alla sola scuola dell’infanzia in oggetto, scuola che rappresenta l’apice di una disfunzione purtroppo ben più diffusa. Sono tredici le strutture del Municipio III che combattono da settimane contro riscaldamento che non funzionano adeguatamente senza che alcuna soluzione sia trovata. Se non le fosse chiaro questo stato di cose sta mettendo in seria e grave difficoltà famiglie che devono rinunciare al lavoro per tenere i figli. Perché è del tutto evidente che non possono essere lasciati al gelo", siconclude la lettera.

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