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Scoperto un giro di revisioni false, l’ok a camion danneggiati e pericolosi

Gli agenti della polizia locale della Capitale hanno scoperto un giro di truffe messe in atto da due italiani di 55 e 58 anni. Sono accusati di truffa e falso in atto pubblico commesso da privati, con l’aggravante di essere esercenti un servizio di pubblica necessità.
A cura di Enrico Tata
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Revisioni false a camion che non avevano i minimi requisiti di sicurezza per poter circolare sulle strade di Roma. Gli agenti della polizia locale della Capitale hanno scoperto un giro di truffe messe in atto da due italiani di 55 e 58 anni. Gli indagati, titolari di due officine romane, sono stati rinviati a giudizio questa mattina per fatti che risalgono al 2013.

Stando a quanto si apprende, a scoprire la truffa furono due agenti del II Gruppo Parioli della Polizia Locale. Durante alcuni accertamenti amministrativi in viale Regina Margherita, si accorsero di un furgone che circolava con il parabrezza anteriore lesionato, gli specchietti laterali e i due gruppi ottici posteriori rotti ed indicatori di direzione non funzionanti. Sullo stesso veicolo pendeva una multa comminata solo una settimana prima. Nell'intervallo di tempo, però, c'era una revisione, superata dal mezzo senza problemi. I danni al veicolo erano identici, il parabrezza non era stato sostituito e l’autocarro non avrebbe potuto superare i controlli. Le indagini hanno consentito di appurare che i titolari delle due officine, in concorso tra loro, avevano permesso che il furgone passasse la revisione. Sono accusati di truffa e falso in atto pubblico commesso da privati, con l’aggravante di essere esercenti un servizio di pubblica necessità.

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