Scoperta casa chiusa: a gestirla una donna cinese che sfruttava giovani connazionali
Gli agenti del commissariato di Cassino (Frosinone) sono intervenuti in un appartamento in via Sferracavalli, dopo una segnalazione per spaccio di sostanze stupefacenti. La polizia era alla ricerca di droga e invece ha scoperto una vera e propria casa chiusa gestita da una donna cinese che sfruttava delle giovani connazionali. All'interno dell'abitazione, divisa in diversi ambienti con luci soffuse, oltre alla maîtresse gli agenti hanno trovato una giovane ragazza che ha confermato agli agenti i loro sospetti.
Centro massaggi era in realtà una casa chiusa
La ragazza ha raccontato di aver risposto ad un annuncio come massaggiatrice alcuni giorni, finendo nell'appartamento ad offrire prestazioni sessuali ai clienti. Cinquanta euro la tariffa per ogni incontro, di cui la giovane teneva per se tra i dieci e i quindici euro. Sequestrati preservativi, denaro contante che si ritiene provento dell'attività illegale e i telefoni usati dalla donna per gestire l'attività. La responsabile dell'appartamento è stata arrestata e dovrà rispondere delle accuse di sfruttamento della prostituzione ed impiego di lavoratori stranieri non in regola. La 36enne, regolarmente presente sul territorio nazionale, ha ricevuto un ordine di allontanamento.
Attirate con la promessa di un lavoro
La scoperta è avvenuta ieri, e ora continuano le indagini per fare piena luce sulla vicenda. L'inchiesta potrebbe essere solo ai primi passi dopo la scoperta della casa chiusa. Le indagini proseguono per capire chi altro fosse coinvolto nella lucrosa attività, le altre potenziali vittime di sfruttamento sessuale. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro sulla dinamica di reclutamento delle giovani donne, che sarebbe avvenuta con la promessa di un normale lavoro.