Nuova carica della polizia sui manifestanti anti Erdogan, chiusi da ore
Cariche poco fa a Castel Sant'Angelo, dove i manifestanti che contestano la presenza del presidente turco Recep Yayyip Erdogan nella capitale, hanno trasformato il presidio autorizzato in un corteo. Risultano diversi feriti tra i manifestanti. In piazza la comunità curda, assieme ad attivisti dei centri sociali e delle associazioni dei diritti umani e per la difesa della libertà di espressione. Erdogan è accusato di aver impresso una svolta autoritaria alla Turchia, con l'arresto di parlamentari, giornalisti e attivisti, ma soprattutto dell'aggressione militare in atto in questi giorni alla città di Afrin e al Kurdistan siriano in mano ai ribelli, che fino a ieri hanno combattuto contro lo Stato Islamico.
"Non andremo via finché non rilascerete il nostro compagno che avete fermato", urlano i manifestanti. "Ecco la vostra democrazia – scandisce una donna curda – noi siamo qui a difendere le nostre madri e i nostri figli. Oggi avete perso voi e anche il Papa. Il popolo curdo è qui per chiedere la pace. I manifestanti hanno ripiegato sui giardini di Castel Sant'Angelo, la zona è blindata e le forze dell'ordine bloccano al momento il deflusso.
Quando i manifestanti hanno provato a muoversi in corteo, la visita di Erdogan in Vaticano si era già conclusa. Il programma del premier turco, per 24 ore nella capitale, prevede un incontro non solo con il capo dello Stato e il presidente del Consiglio, ma anche con i vertici di importanti imprese italiane come Impregilo, Leonardo, Pirelli, Snam, Ferrero, Astaldi. Sul tavolo ci sarebbero importanti commesse nel paese del vicino Oriente.
"A seguito dell’aggressione violenta alle forze dell’ordine da parte di manifestanti a Castel Sant’Angelo, la manifestazione è stata ritenuta conclusa. – rendono noto le forze dell'ordine – Due i fermati. In atto identificazioni e riconoscimenti con l’uso delle immagini della Polizia Scientifica". La città è presidiata da 3500 agenti e in campo ci sono misure di sicurezza straordinaria. In tutta la così detta ‘zona verde' vietati assembramenti e manifestazioni.
Una seconda carica attorno alle 16.15. Da ore i manifestanti sono chiusi nei giardini di Castel Sant'Angelo: le forze dell'ordine chiedono l'identificazione con documento per chiunque voglia lasciare la piazza. Nonostante le lunghe trattative ancora non si è arrivati ad una soluzione che faccia sciogliere la manifestazione, circondata da tutti i lati da agenti in tenuta antisommossa.