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Scontri per casa assegnata a famiglia italo-eritrea: restano in carcere 4 attivisti di Forza Nuova

La procura di Roma ha chiesto al gip la convalida degli arresti dei quattro militanti di Forza Nuova fermati ieri al Trullo. Non saranno giudicati per direttissima.
A cura di Enrico Tata
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La procura di Roma ha chiesto al gip la convalida degli arresti di Giuliano Castellino, leader del movimento "Roma ai romani" e altri tre militanti di Forza Nuova. I quattro militanti di estrema destra non saranno giudicati però con un processo per direttissima. Sono stati fermati ieri nel corso di alcuni scontri con le forze dell'ordine avvenuti al Trullo, Roma, dove la polizia era intervenuta per sgombrare una casa popolare, assegnata dall'Ater a una famiglia italo-eritrea. Lesioni, resistenza e percosse a pubblico ufficiale, le accuse a loro contestate. L'interrogatorio di garanzia si svolgerà nei prossimi giorni.

Questa mattina circa trenta militanti di Forza Nuova, tra cui anche Roberto Fiore, leader storico del movimento, si sono radunati davanti al tribunale di Roma per protestare contro l'arresto dei quattro attivisti.

Azzurra, la mamma sgomberata: "La casa era vuota, i giochi di mio figlio accatastati in strada"

L'appartamento in questione, occupato da una coppia con un figlio, è stato assegnato a una famiglia italo-eritrea. Alcuni residenti del quartiere sono scesi in strada per protestare. "Sono arrivata e ho trovato i mobili già fuori, c'era il fabbro, c'erano i facchini per i traslochi. La casa era vuota, la porta praticamente sfondata. Però non mi aspettavo tutta questa intrusione dentro casa, i mobili di mio figlio, i giocattoli accatastati in strada". Così ha raccontato alle telecamere di Fanpage.it Azzurra, la signora che occupava l'appartamento insieme al marito e al figlio.

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