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Scontri Atalanta-Lazio, chiesti 15 anni di carcere per un ultras biancoceleste

Un tifoso della Lazio rischia 15 anni di carcere per aver partecipato alla guerriglia urbana tra ultras biancocelesti e forze dell’ordine in occasione della Coppa Italia Atalanta-Lazio. L’uomo dovrà rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale, aggravata dalla commissione del reato in concorso di persone.
A cura di Tommaso Franchi
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Un ultras biancoceleste rischia 15 anni di carcere per aver partecipato agli scontri tra tifosi e forze dell'ordine prima della sfida di mercoledì tra Atalanta e Lazio. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe stato probabilmente lui a lanciare una molotov contro una macchina della municipale, andata in fiamme in pochi secondi. L'uomo, un tifoso laziale, è stato fermato dalla Digos mentre stava nei pressi di Ponte Milvio dopo aver presumibilmente partecipato alla guerriglia urbana. Il 36enne, originario di Viterbo, è inoltre accusato di aver aiutato i suoi compagni a lanciare bombe carta, bottiglie e sassi verso gli agenti, ferendo due di loro in modo non grave. Per questi motivi l'uomo è stato arrestato e stamattina si presenterà davanti ai giudici di piazzale Clodio per l'udienza di convalida di fermo, che si svolgerà davanti al tribunale in composizione collegiale. Il tifoso dovrà rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale, con l'aggravante del fatto che il reato è stato commesso da più persone riunite.

Altri 5 ultras biancocelesti in manette

L'avvocato difensore del 36enne ha visionato in queste ore i filmati degli scontri, sostenendo che il suo assistito sia estraneo ai fatti e che non abbia partecipato agli scontri. Secondo il legale, in base a quanto riportato da Tuscia Web, ci sarebbe stato uno scambio di persona: “Si vede tanta gente, tra cui un soggetto che indossa un giubbotto della stessa foggia e dello stesso colore di quello indossato dal 36enne viterbese. Ma quello del video ha le maniche, mentre il nostro è smanicato”. La difesa dell'avvocato potrebbe tuttavia non bastare a evitare la detenzione al tifoso biancoceleste, che ha trascorso la sua prima notte nel carcere di Regina Coeli. Per lui le brutte notizie non finiscono qui: l'uomo, oltre a rischiare 15 anni di carcere, dovrebbe sposarsi a breve, per poi partire con la moglie in viaggio di nozze all'estero, ma tutto andrebbe a monte se dovesse essere confermata la misura cautelare in carcere. Il bilancio degli arrestati non si ferma con il 36enne romano: a seguito dei tafferugli sono finiti in manette altri 5 ultras, mentre un tifoso atalantino è stato sottoposto a un Daspo di cinque anni.

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