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Scontri a Magliana tra polizia e antifascisti: 9 arresti e 40 denunce

Nove arresti e quaranta persone fermate. È questo il bilancio degli scontri scoppiati ieri a Magliana tra i manifestanti antifascisti, che protestavano contro la presenza di Forza Nuova, e la polizia.
A cura di Valerio Renzi
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È di 9 persone arrestate e 40 denunciate a piede libero il bilancio degli scontri avvenuti ieri pomeriggio nel quartiere di Magliana a Roma. L'accusa è per tutti quella di "devastazione e saccheggio", reato già applicato in occasione del G8 di Genova e in molti altri casi in cui cortei e manifestazioni sono sfociati in incidente. Da quanto si apprende dai legali gli arrestati sarebbero per la maggior parte incensurati.

Da una parte la polizia, dall'altro i manifestanti che dal centro sociale Macchia Rossa si sono mossi in corteo per protestare contro l'annunciata presenza del movimento di estrema destra Forza Nuova. Quasi subito sono scoppiati i violenti incidenti: bombe carta e bottiglie da una parte, manganellate e lacrimogeni dall'altra. Ora sono al vaglio le immagini raccolte dalle forze dell'ordine che hanno filmato gli incidenti, mentre la Polizia Scientifica sta analizzando caschi, bastoni e altri oggetti lasciati in terra dai manifestanti durante la fuga.

Disperso il corteo è cominciata la caccia all'uomo per le strade di Magliana, mentre alcuni gruppi di cittadini ed elementi dell'estrema destra assaltavano il centro sociale, che è stato chiuso dalle forze dell'ordine in quanto "oltre ad essere luogo di consumazione di reati, era abusivamente occupata e causava notevoli disagi alla cittadinanza che, proprio ieri, ha mostrato tutto il proprio dissenso per l'operato dei facinorosi". Oggi un presidio in solidarietà agli arrestati

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