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Sciopero trasporti oggi a Roma: metro A e B chiuse, fermi i treni sulla Roma-Lido

A Roma iniziato lo sciopero dei trasporto pubblico proclamato dai sindacati Usb, Faisa Confail e Orsa. Ferma la linea A della metro e la ferrovia Roma-Lido, ritardi sulla ferrovia Termini-Centocelle. L’agitazione è in programma dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino a fine servizio.
A cura di Francesco Loiacono
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Metro A e B chiuse a Roma per lo sciopero del trasporto pubblico. Come comunicato dall'Atac, dopo le ultime partenze alle ore 8.30 la linea chiude progressivamente per l'agitazione proclamata dai sindacati Usb, Faisa Confail e Orsa. Disagi anche per la ferrovia Termini-Centocelle, dove si registrano ritardi causa sciopero, e per la Roma-Lido: dopo le ultime partenze da Porta San Paolo alle ore 8.30 e  da Colombo alle ore 8.25 la linea chiude. Prosegue regolare la linea Roma-Viterbo

Giornata di disagi per il primo venerdì di sciopero

Giornata di disagi oggi a Roma per lo sciopero del trasporto pubblico proclamato dai sindacati Usb, Faisa Confail e Orsa. L'agitazione, indetta per protestare contro il nuovo piano industriale collegato alla procedura di concordato preventivo, è in programma dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino a fine servizio e potrà interessare autobus, tram e metropolitane gestite dall'Atac, gli autobus periferici gestiti da Roma Tpl e le linee ferroviarie Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle. Escluse dallo sciopero Cotral e Trenitalia.

Si tratta del primo venerdì di "passione" per i romani nel 2018: l'anno scorso furono 18 gli scioperi nel settore dei trasporti indetti dalle diverse sigle sindacali. L'agitazione, indetta inizialmente per lo scorso 5 dicembre, era poi stata differita dal prefetto: "Le scelte fatte dal Campidoglio sul Trasporto Pubblico Locale di Roma continuano a ricadere sui lavoratori, gli unici incolpevoli delle incapacità gestionali di Atac e della Roma Tpl scarl, dove ci si avvia a delle gare che daranno in mano il servizio a più vettori senza dare certezze ai lavoratori che ancora oggi, ogni fine mese, devono elemosinare i propri stipendi”, ha affermato l'Unione sindacale di base in una nota.

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