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Schiacciati e uccisi da un albero su via Laurentina: indagine per omicidio colposo

E’ stato iscritto al registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo il proprietario del pino marittimo caduto ieri mattina su via Laurentina, uccidendo due fratelli che si stavano recando a lavoro e ferendo gravemente la moglie di uno di loro. Da quanto si apprende le radici dell’albero sarebbero state malate.
A cura di Valerio Renzi
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La procura di Velletri ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, riguardo il terribile incidente in cui ieri mattina all'alba hanno perso la vita Mohammed e Mahmoud Fourad, rispettivamente 55 e 45 anni, che viaggiavano abbordo di una Ford Focus, quando un pino marittimo si è abbattuto sulla strada schiacciandoli nell'abitacolo. Sull'auto che percorreva via Laurentina ad Ardea, a sud della capitale, anche la moglie di Mahmoud, un'infermiera di 42 anni, ricoverata all'ospedale San Camillo con gravi fratture ma non in pericolo di vita.

I due fratelli gestivano, entrambi sposati e con figli, da molti anni erano residenti in Italia e gestivano un negozio di frutta e verdura a Roma. Ora della loro morte potrebbe rispondere il proprietario del terreno dove sorgeva il pino, iscritto al registro degli indagati. "Un atto dovuto", lo definiscono gli inquirenti, che hanno disposto una perizia sull'albero di cui si occuperà un agronomo. Da quanto si apprende dai primi sopralluoghi effettuati le radici dell'arbuso, pesante più di tre tonnellate, sarebbero state malate, circostanza che se verificata avrebbe obbligato il proprietario del terreno all'abbattimento.

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