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Sara, morta a 16 anni di overdose al Forlanini. Roma: 37% in più d’eroina in due anni

Sara Bosco è deceduta a 16 anni per un overdose di eroina all’interno dell’ospedale abbandonato Forlanini. Secondo i dati a disposizione aumentano i sequestri e il consumo di eroina, soprattutto tra i più giovani. Caduto il tabù, l’eroina diventa una droga tra le tante da assumere in una serata, “pippandola” senza bucarsi.
A cura di Valerio Renzi
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"Sta tornando l'eroina". Un cliché ormai associato a un caso di morte per overdose che fa più scalpore di altri, che finisce sulle prime dei giornali. Come quello di Sara Bosco, trovata morta a 16 anni in un padiglione abbandonato dell'ospedale Forlanini dopo essere scappata da una comunità di recupero per tossicodipendenti.

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Ma la verità è che l'eroina non se ne è mai andata e in questi anni il suo consumo è tornato a crescere, soprattutto tra i più giovani, tra chi non ha il ricordo dell'epidemia tra gli anni '70 e '80 con il suo strascico di morti che aveva alla fine marginalizzato l'utilizzo di questa sostanza, diventata tabù anche tra i consumatori di sostanze stupefacenti.

Da tempo la tendenza però si è invertita: grazie all'abitudine al policonsumo di sostanze stupefacenti, in cui l'eroina diventa solo una delle tante droghe possibili assumere durante un party, e alla diffusione dell'oppio (che dà una grave dipendenza e la necessità di aumentare il dosaggio a chi lo consuma quotidianamente). Inoltre "a bucarsi", all'ago, ci si arriva solo dopo averla "pippata" l'eroina, con gli amici, magari a fine serata per rilassare gli effetti di sostanze eccitanti come la cocaina e l'anfetamina. Si mettono 20 o 30 insieme e ci si fa una "striscia" per uno. Perché la "roba" si assume sempre di più inalandola, anche saltuariamente, che se all'inizio dà meno dipendenza crea familiarità con la sostanza, un senso di "non pericolo", diventa socialmente più accettata.

Questa è la realtà raccontata dagli addetti ai lavori e a chi è in prima linea nella riduzione del danno e nella prevenzione della tossico dipendenza. E la caduta del tabù è anche rispecchiata nella fredda logica dei numeri. La relazione 2015 del Dipartimento Politiche Antidroga del Consiglio dei Ministri, segnala non a caso un aumento dei sequestri di eroina del 5,3%, con il Lazio al secondo posto in classifica con 2.479 episodi.

Certo i decessi d'overdose sono notevolmente scesi negli ultimi 25 anni, soprattutto perché connessi a casi di dipendenza "storica", ma il consumo sta conoscendo una nuova impennata. “In Italia c’è un drammatico ritorno dell’eroina, la madre di tutte le droghe. A Roma lo scenario è inquietante con un aumento del 37% rispetto al dato di due anni fa”, queste le cifre fornite da Roberto Mineo del Ceis-Centro italiano di solidarietà don Mario Picchi, solo una settimana fa nel corso di una conferenza stampa.

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