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Covid 19

San Raffaele, il focolaio partito da un fisioterapista trovato positivo a Covid-19 a maggio

Secondo le prime informazioni il virus potrebbe essere entrato al San Raffaele della Pisana, Roma, con un fisioterapista trovato positivo ai primi di maggio. L’operatore sarebbe tornato al lavoro solo dopo doppio tampone negativo e, quindi, l’ipotesi è che qualcosa possa essere sfuggito nel tracciamento dei suoi contatti stretti.
A cura di Enrico Tata
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San Raffale, Roma
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L'indagine epidemiologica sul focolaio del San Raffaele alla Pisana sta per essere conclusa e i risultati verranno pubblicati ufficialmente a breve. Secondo le prime informazioni il virus potrebbe essere entrato nella struttura sanitaria con un fisioterapista trovato positivo ai primi di maggio. L'operatore sarebbe tornato al lavoro solo dopo doppio tampone negativo e, quindi, l'ipotesi è che qualcosa possa essere sfuggito nel tracciamento dei suoi contatti stretti per cercare di circoscrivere il contagio. Evidentemente qualcosa è andato storto e oltre all'indagine epidemiologica a cura della Asl Roma 3 e del Seresmi dello Spallanzani, verrà aperto un fascicolo in procura e le indagini verranno affidate ai carabinieri dei Nas.

San Raffaele, 41 contagi

Il 2 giugno è stato trovato il primo caso positivo grazie a una sperimentazione interna del San Raffaele, che prevede test sierologici a campione e tre tamponi a distanza su operatori sanitari e pazienti. Grazie a questa indagine la struttura si è accorta dei primi contagi e ha comunicato subito la situazione alla Asl di riferimento, che a sua volta a cominciato un'indagine epidemiologica. Sono stati eseguiti in totale circa 700 tamponi tra pazienti, contatti stretti dei pazienti e operatori sanitari e ad oggi i contagi sono 41 (con un decesso). Nessuno dei pazienti è in condizioni preoccupanti. Ieri sono stati chiamati al drive allestito al piazzale dell'ex ospedale Forlanini i pazienti dimessi al 18 maggio e i loro contatti stretti. Nella mattinata di ieri molte macchine sono rimaste in coda in attesa di eseguire il test.

I parenti dei pazienti: "Troppi pochi controlli"

Ai microfoni di Fanpage.it alcuni parenti dei pazienti del San Raffaele hanno raccontato che la struttura non avrebbe effettuato un tampone ai loro cari al momento del ricovero: "Hanno fatto il tampone ed è negativa lei e tutto il reparto. È ricoverata dal 5 aprile, ma quando è entrata non le hanno fatto un tampone, né qui né l'ospedale dov'era prima. Mi viene di pensare che il problema sia arrivato dall'esterno, che loro abbiano sbagliato a non fare il tampone a chi è stato trasferito". Il direttore sanitario del San Raffaele, Massimo Fini, ha detto che il San Raffaele ha ricevuto solo pazienti a cui fosse stato fatto un tampone: "Nelle lettere di trasferimento, però, non avevamo certezza e cognizione che questo tampone fosse stato eseguito".

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