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San Felice Circeo, due canoisti rimangono intrappolati per due giorni in una grotta marina

Disavventura da film per due escursionisti in canoa, rimasti intrappolati per due giorni in una grotta del Circeo, provincia di Latina. Le operazioni di recupero si sono rivelate molto difficoltose a causa del mare mosso, ma fortunatamente i militari della Guardia costiera sono riusciti a mettere in salvo la coppia.
A cura di Enrico Tata
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Due canoisti rimangono intrappolati per due giorni in una grotta marina
Due canoisti rimangono intrappolati per due giorni in una grotta marina

Un'avventura/disavventura da film che fortunatamente si è conclusa nel migliore dei modi: per quasi due giorni marito e moglie sono rimasti bloccati con le loro canoe all'interno di una grotta del Circeo, precisamente, ironia della sorte, la ‘grotta dei Prigionieri', che si trova sul lato nord, quello verso la spiaggia di Sabaudia, del promontorio pontino. I due escursionisti, entrambi 41enni, si sono avventurati in mare domenica per ammirare le grotte del Circeo. Purtroppo le condizioni del mare sono peggiorate improvvisamente e le onde alte quasi tre metri hanno reso praticamente impossibile il ritorno alla spiaggia con la canoa. La scogliera rendeva inoltre impossibile tornare a piedi. Per questo i due sono rimasti per una notte accampati nella spiaggetta davanti alla grotta, passando una notte al freddo e una giornata sotto il sole. Poi sono riusciti a contattare i carabinieri e la guardia costiera di Terracina, che ha immediatamente inviato una motovedetta.

Le difficoltà dei soccorritori

Le condizioni del mare, la forte risacca e l'arrivo della notte hanno però impedito ogni tentativo di recupero e per questo, una volta accertate le buone condizioni dei due canoisti, i militari hanno deciso di rinviare le operazioni a questa mattina. All'alba un gommone della Guardia costiera di San Felice e una motovedetta di Terracina hanno coordinato il salvataggio e i soccorritori sono riusciti a recuperare i due escursionisti. L'uomo è stato messo in salvo, viste le condizioni del mare ancora difficili, con la ‘Speed Line', una cima che viene sparata dalla barca e che arriva fino a terra. Per la donna, invece, è stato necessario l'intervento di un sergente della Guardia costiera, che si è tuffato in mare e ha aiutato la signora a raggiungere la barca. Seppur terrorizzati dall'esperienza, le condizioni dei due coniugi sono risultate buone.

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