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San Basilio, importavano droga dal Sudamerica per spacciarla a Roma e Napoli: arrestati 2 fratelli

Due fratelli residenti a San Basilio sono stati arrestati questa mattina dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma: sono accusati di essere i complici di Silvano Mandolesi – pregiudicato legato a Salvatore Casamonica – e di aver importato tonnellate di hashish dal Sudamerica destinato alle piazze di Roma e Napoli.
A cura di Natascia Grbic
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Due ragazzi di 29 e 32 anni sono stati arrestati questa mattina dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, perché accusati di traffico di droga. I due, residenti nel quartiere romano di San Basilio, sono ritenuti essere i complici di Silvano Mandolesi, arrestato a gennaio per aver tentato di importare dal Sud America sette tonnellate di cocaina destinate alle piazze di spaccio di Roma e Napoli. Durante le indagini, la Direzione distrettuale antimafia della capitale ha scoperto che Mandolesi non solo farebbe parte di un'organizzazione criminale riconducibile a Salvatore Casamonica, ma che gestiva autonomamente il commercio di hashish a Roma. E proprio a luglio 2018, i finanzieri del Gico avevano sequestrato 440 chili di hashish, nascosti in una villa ai Castelli Romani in uso al pregiudicato, arrestato in flagranza di reato.

Tonnellate di hashish dal Sudamerica, arrestati due fratelli

I due ragazzi arrestati oggi sono ritenuti essere i complici di Silvano Mandolesi: i militari della guardia di finanza sono arrivati a loro dopo lunghe indagini partite dalla visione delle telecamere di sorveglianza presenti nella villa dove sono state rinvenute le tonnellate di hashish. Una volta acquisite le immagini, i due sono stati identificati e arrestati: si tratta di due fratelli già noti alle forze dell'ordine perché colpiti da Daspo. Dopo essere stati portati al comando provinciale della guardia di finanza, sono stati poi condotti in carcere: quando sono usciti dal comando, si sono coperti il volto con un giornale per non farsi riprendere dalle telecamere presenti sul luogo.

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