Salario accessorio, i dipendenti capitolini bocciano l’accordo: vince il ‘no’
I 24mila dipendenti del Campidoglio hanno bocciato l'accordo sul salario accessorio, firmato da Cgil e Cisl ma non dalla Uil, dopo un lunghissimo ed estenuante braccio di ferro con la giunta Marino. Ma non è bastato: i lavoratori che si sono recati ieri in 32 seggi sparsi in tutta la città hanno detto ‘no' all'accordo che vuole l'erogazione del salario accessorio, che in questi anni ha coperto il mancato adeguamento salariale in mancanza di un rinnovo del contratto nazionale del pubblico impiego, legato al merito e alla produttività.
Fp Cgil e Cisl Fp, che avevano invitato i lavoratori a votare si, fanno ora marcia indietro."Il dato sancisce la vittoria del no – scrivono in una nota congiunta i segretari generali di Roma e Lazio Natale Di Cola e Roberto Chierchia – della volontà dei lavoratori capitolini di non sottoscrivere definitivamente il contratto, coerentemente invieremo una nota all'amministrazione con cui ritireremo la firma sulla pre-intesa". Dal Palazzo Sanatori intanto fanno sapere che se i sindacati ritireranno la loro firma il comune, l'amministrazione pur nella disponibilità di sedersi ancora al tavolo delle trattative, ribadisce che non farà marcia indietro a costo di tornare ad applicare un accordo deciso unilateralmente.
Esulta invece l'Unione sindacale di base, che aveva invece invitato i lavoratori a votare no "In base ai primi dati sull'esito referendum, che si è svolto oggi in merito alla pre-intesa sul contratto decentrato fra dipendenti di Roma Capitale, si profila la vittoria del NO – scrive l'Usb in una nota – È la prima volta che i lavoratori capitolini possono esprimersi su un contratto con il voto, un traguardo fortemente voluto dall'USB che rappresenta per tutti un importante momento di democrazia nella città di Roma. La prima valutazione dell'USB è che la vittoria del NO riapre la trattativa sindacale ed impone all'Amministrazione capitolina di cambiare completamente rotta nei rapporti con i propri dipendenti".