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Roma blindata, in piazza Salvini e i movimenti di sinistra

Doppio corteo nella capitale: la manifestazione della Lega Nord da piazza del Popolo e i movimenti di sinistra, con Sel e Rifondazione a Campo de’ Fiori. Città blindata, lungo le strade 4mila agenti per prevenire scontri. La diretta di Fanpage.it.
A cura di Redazione Roma
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Due manifestazioni contrapposte: una a piazza del Popolo con Matteo Salvini e Casapound. L’altra, dei movimenti, di Sel e di Rifondazione, che si concluderà a Campo de’ Fiori e che è stata convocata proprio come protesta al comizio del leader della Lega. Dopo le tensioni di ieri,  un’altra giornata complicata. Il livello di sicurezza è elevato: in strada ci saranno quattromila uomini della polizia. Fanpage segue la giornata con una diretta video a partire dalle 14.30.

"Renzi servo sciocco di Bruxelles"

Salvini è salito sul palco con la maglietta "Io sto con Staccio. Con chi difende i territori", subito dopo il saluto alla piazza di Marine Le Pen con un video messaggio ("Uniti contro questa Europa, la casta mondialista e l'immigrazione"). Un discorso durissimo quello di Salvini, contro il governo di Renzi e contro l'Europa ‘dei tecnocrati', i toni contro gli immigrati e i rom sono quelli di Pontida ma qua siamo nel centro di Roma. E sulle alleanze è stato altrettanto chiaro: "Io mi voglio alleare con 60 milioni di italiani, con Forza Italia vedremo per ora non ci penso".

"Il problema non è Renzi, lui è una pedina, è il servo sciocco a disposizione di Bruxelles. Renzi è uno strumento di sinistra a disposizione di chi vuole annientare l'economia dell'Italia", così ha esordito il leader del Carroccio. Salvini ha poi attaccato chi ha contestato la presenza del Carroccio a Roma: "Questa piazza la lasceremo più pulita di altre ‘zecche' che casomai non dicono parolacce, ma spaccano le vetrine. Noi stiamo con i poliziotti ed i carabinieri che guadagnano mille e 200 euro al mese". Salvini ha poi promesso che se arriverà al governo cambierà "la legge sull'eccesso di legittima difesa: non esiste l'eccesso di legittima difesa. Se entri a casa mia in piedi, sai che puoi uscirne steso. Sono cose cattive? No sono cose normali". Altro affondo contro la legge Fornero: "Prendo con voi un impegno: la legge Fornero la cancelleremo e vaffa… alla Fornero e a chi l'ha portata al governo".

La piazza grida: "Secessione, secessione"

Appena finisce il comizio del segretario della Lega i militanti cominciando a scandire ‘Secessione, secessione', uno slogan che la nuova Lega, un partito nazionale che punta a sfondare al centro e al sud sembrava aver messo nel cassetto. Così Salvini: "Esiste il diritto riconosciuto all'autodeterminazione dei popoli"

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"Gli immigrati a casa. Fai il Rom da un'altra parte"

"Faccio appello agli uomini della Marina militare e della Guardia Costiera. Gli immigrati riportateli a casa, basta sbarchi. Non vi siete arruolati per fare gli ‘aiuti scafisti", così Salvini tra gli applausi del suo popolo "Il problema – ha aggiunto – non è oggi che passa lo straniero, ma che lo andiamo a prendere, lo straniero…". Non è stato tenero neanche con i Ro il segretario del Carroccio, che promette ai suoi militanti "nella nostra Italia non c'è spazio per i campi rom. Gli mandiamo la letterina ‘fra tre mesi qui le ruspe', organizzati. La casa la compri, fai un mutuo, fai domanda per la casa popolare. Vai a fare il rom da un'altra parte".

Concluso il corteo dei movimenti

In almeno 10 mila hanno sfilato pacificamente, dopo gli incidenti di ieri, per dire ‘Mai Con Salvini'. Un corteo che gli organizzatori non nascondo essere molto al di sopra delle aspettative: "Oggi abbiamo dimostrato che la Roma democratica e antirazzista Salvini e i suoi alleati di estrema destra non li vuole. L'alternativa a Renzi non sono Salvini e Casa Pound con i loro amici Le Pen e Alba Dorata". I manifestanti stanno tornando nel quartiere di San Lorenzo sempre in corteo per poi sciogliersi.

Luca Zaia per gli amministratori locali

A rappresentare gli amministratori locali della Lega il governatore del Veneto Luca Zaia, dietro di lui una delegazione di sindaci leghisti. In piazza anche Flavio Tosi, che proprio sulla ricandidatura di Zaia ha minacciato di presentare una candidatura alternativa. Al centro dello scontro le alleanze con le altre forze di centro destra .

"La polizia non faccia salire la tensione"

"Un'attivista dei Movimenti #MaiconSalvini è stata fermata dalla forze dell'ordine. Se questo è un tentativo di modificare il clima di manifestazione, non ci stiamo e chidiamo che venga liberata immediatamente". Così uno dei manifestanti dal megafono alla testa del corteo di via Cavour. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa l'attivista sarebbe stata fermata per l'identificazione e già rilasciata. "Non è ammissibile che le forze dell'ordine prelevino qualcuno che sta semplicemente marciando in corteo, così si rischia di alimentare il clima di tensione già presente".

Bossi: "Matteo non abbandonare Berlusconi"

Sul palco anche il padre fondatore della Lega Nord Umberto Bossi che da i suoi consigli al giovane leader Salvini sulle alleanze di centrodestra: "Non bisogna abbandonare né Tosi né Berlusconi. Non è conveniente andare avanti senza il Cavaliere". Il Senatur ha commentato anche il caso veneto che sta agitando la Lega:aso Veneto: "Zaia è forte e vince le elezioni comunque, anche senza alleati, ma il rischio è che la Lega si spacchi dopo, fra Zaia e Tosi. Tocca a Salvini evitarlo". Il presidente del Carroccio si è comunque detto "contrario" alle espulsioni e ha commentato poi la piazza "è stato bello vedere tutta questa gente", quando la Lega scese in piazza a Roma nel 1999 "c'era gente disposta a combattere e andare in galera – ha ricordato – ma anche oggi è una battaglia di libertà".( E su Casa Pound dice: "Nessuna alleanza, solo una convergenza transitoria".

Piazza del Popolo contro Marino

Mentre Giorgia Meloni attacca Matteo Renzi la piazza spontaneamente intona un coro non proprio lusinghiero: "Marino Marino vaff…". Tanti gli attacchi al primo cittadino della città dal palco della Lega.

Sul palco le categorie messe in ginocchio dalla crisi

Iniziato il comizio sul palco della Lega a Piazza del Popolo, mentre le persone continuano ad affluire. In attesa di Zaia e Salvini le categorie colpite dalla crisi a cui la Lega ha deciso di ospitare sul palco. La manifestazione è stata aperta dagli esodati e da un intervento contro la legge Fornero, contro cui la Lega. Subito dopo il coordinamento dei genitori separati, gli agricoltori e i pescatori colpiti dalla crisi che accusano l'Unione Europea di averli ridotti sul lastrico. A comizio già iniziato alcune centinaia di attivisti di Casa Pound e Sovranità sono entrati in piazza con delle gigantografie dei due marò e uno striscione: "Riprendiamoci i nostri soldati". Dal palco studentessa della Lega ha attaccato la questura per aver autorizzato la contro manifestazione dei movimenti: "Centri sociali sono una minoranza anche nelle scuole, noi vogliamo vere riforme per i veri studenti e non per i mantenuti dei centri sociali". Gianni Tonelli del sindacato autonomo di polizia Sap: "I poliziotti fremono per servire il paese e la brava gente, ma i tagli sono insostenibili mancano almeno 40 mila uomini".

Il corteo dei movimenti sfila nel centro blindato

Procede pacificamente il corteo dei movimenti e delle associazioni contro Salvini e il governo Renzi, arrivato a metro Cavour attorno alle quattro. La manifestazione si è ingrossata dopo la partenza da piazza Vittorio: "Siamo 30 mila – dicono gli organizzatori – oggi in piazza la Roma democratica e antirazzista, siamo in piazza senza i pullman e i treni speciali. Dall'altra la falsa alternativa a Renzi con i suoi slogan xenofobi e populisti". Tra gli striscioni quello dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani italiani, che ha aderito ufficialmente alla manifestazione.

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Di Stefano di Casa Pound parla dal palco

Con la bandiera di Sovranità, il nuovo progetto ‘identitario di Casa Pound, è salito sul palco di piazza del Popolo il vicepresidente di Casa Pound Simone Di Stefano: "Un romano oggi è in piazza con la Lega Nord perché condividiamo ogni singola parola del programma di Matteo Salvini: no euro, stop immigrazione perché non c'è più posto per nessuno, e soprattutto prima gli italiani, gli italiani prima di tutti".

Il Sud in piazza con la Lega

Sembra essere almeno parzialmente riuscita la conquista del Sud da parte della Lega, tramite la lista ‘Noi con Salvini'. Secondo gli organizzatori molti i pullman provenienti dall'Abruzzo (in particolare da Teramo), dalla Campania (circa una settantina quelli giunti da Napoli) e dalla Sicilia (in piazza campeggia uno striscione della Lega di Catania).

Giorgia Meloni: "Una medaglia a Graziano Stacchio"

Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia a piazza del Popolo: "Servirebbero le primarie per la leadership del centro destra. Salvini? Chiunque sia scelto dal popolo l'importante è che venga votato dalla gente. Matteo sta facendo bene il suo lavoro: su alcune cose siamo d'accordo su altre meno". Sull'eventuale alleanza con Berlusconi e Forza Italia è intervenuto al margine del palco anche Salvini "Le porte le lascio aperte per tutti, basta che condividono il progetto". Dal palco poi Giorgia Meloni ha ribadito l'alleanza con la Lega per un'alternativa a Renzi, ha poi invocato "una medaglia a Graziano Stacchio", il benzinaio che ha ucciso con colpi di arma da fuoco un uomo reagendo ad una rapina.

Salvini: "Da Roma la sfida per conquistare il Paese"

Iniziato l'afflusso dei militanti della Lega a piazza del Popolo dove per le 15 è previsto l'inizio della manifestazione con il comizio del leader Matteo Salvini. Al momento la situazione resta tranquilla. Tanta polizia in piazza e controlli per chi accede. I militanti di Casa Pound intanto sono arrivati nei pressi di villa Borghese. Attorno alle 14.00 è arrivato Matteo Salvini accolto dagli applausi della piazza e i cori dei militanti: "È la sfida a Renzi in casa sua. Renzi ha scelto i grandi, Confindustria, Autostrade, Marchionne, le società di gioco d'azzardo e Equitalia. Oggi lanciamo la sfida dell'Italia dei piccoli, dei medi, degli artigiani, degli imprenditori e dei produttori. Da Roma parte la sfida per conquistare il Paese".

#MaiConSalvini, partito il corteo

Il corteo del coordinamento ‘Mai con Salvini' è partito poco dopo le 15.00 da Piazza Vittorio. La piazza è completamente blindata a causa della vicinanza con la sede nazionale di Casa Pound in via Napoleone III. Striscioni contro la Lega e l'estrema destra, ma anche contro Matteo Renzi: "Salvini e Renzi sono le due facce della stessa medaglia – dicono dal microfono – La vera alternativa alle politiche d'austerità è questa piazza, non gli slogan xenofobi di Salvini". Protesta dei commercianti della zona: "Siamo stufi, hanno militarizzato la piazza e noi abbiamo perso una giornata di lavoro, molti di noi chiuderanno le saracinesche".

Manifestante di sinistra aggredito a Termini

"Un manifestante che stava raggiungendo il corteo è stato aggredito da cinque fascisti mentre scendeva dalla metro a Termini – denunciano dal megafono gli anti-Salvini – Fortunatamente non è grave. Dopo essersi medicato ci sta raggiungendo per partecipare alla manifestazione".

Alle 13 circa è partito il corteo composto da un centinaio di militanti di Casapound dalla sede nazionale del movimento, in via Napoleone III, verso il Pincio, dove si ricongiungerà con gli altri militanti arrivati da tutta Italia con i pullman. Il corteo è vigilato ai margini dal servizio d'ordine di Casa Puond che indossa fratini rossi. Tra i cartelli esposti dai manifestanti alcune grandi insegne blu con lo slogan "Riprendiamoci i nostri soldati e il logo di "Sovranità", la formazione appena costituita. Il percorso è vigilato a distanza dai mezzi delle forze dell'ordine.

Intanto è stato confermato l'arresto per le 4 persone fermate ieri durante gli incidenti a piazzale Flaminio. Secondo quanto dichiarato dai movimenti per il diritto all'abitare: "Stiamo ancora aspettando di conoscere le condizioni di salute dei feriti più gravi, mentre reclamiamo con forza la immediata liberazione dei 4 attivisti arrestati". Da quanto si apprende i quattro si trovano detenuti nel carcere di Regina Coeli.

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Salvini a piazza del Popolo, Roma blindata

Due le piazze principali: piazza del Popolo, ma anche piazza Vittorio, il punto di partenza del corteo dei movimenti, che si muoverà alle 14. Ne faranno parte anche alcuni sindacati di base, comitati per l'acqua pubblica, centri sociali, Anpi di Roma, Sel, Rifondazione e movimenti per la casa riuniti sotto la sigla "Mai con Salvini". Proprio in piazza Vittorio, le forze dell'ordine hanno installato delle grate alte oltre due metri. Le cancellate, presidiate dalla polizia, bloccano l'ingresso a via Napoleone III, sede nazionale di Casapound. Il corteo infatti partirà a pochi metri dalla sede del movimento di estrema destra, una scelta che Simone Di Stefano, vice presidente di Casapound, giudica "assurda". Tutte le strade limitrofe sono chiuse da blindati delle forze dell'ordine. I manifestanti sfileranno dall'Esquilino fino a Campo dei Fiori, passando per via Merulana, via Cavour, Fori Imperiali e Torre Argentina. Dalle 13, in via Napoleone III. Preoccupazione anche per una manifestazione prevista a piazza Cola di Rienzo alle 18 quando i militanti della destra sociale ricorderanno Miki Mantakas, giovane di destra ucciso a Roma 40 anni fa. Obiettivo delle forze dell’ordine è evitare ogni tipo di contatto tra i cortei e i manifestanti.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con il questore di Roma Nicolò D'Angelo. Una telefonata di circa un'ora durante la quale il primo cittadino ha voluto informarsi sulle misure di sicurezza messe in campo oggi per le manifestazioni previste nella Capitale. Il sindaco Marino si terrà in contatto costante con il questore per monitorare la situazione. I due si sentiranno durante la giornata ad intervalli regolari. E già questa mattina, alle 8, c'è stato il primo aggiornamento. "Come è noto non condivido nulla di quello che dice Salvini, ma il suo diritto a manifestare è sacro, perché è un importante pezzo della democrazia italiana", così il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Perciò – ha proseguito – proteggeremo il suo diritto impiegando 4 mila uomini delle forze dell'ordine, per impedire che chi vuole usare la violenza per interferire contro la manifestazione della Lega non possa poi farlo".

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