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Rubano l’asinello dal presepe del paese e chiedono il riscatto

Oggi l’asinello è di nuovo al suo posto nel presepe di Bagnaia, Viterbo. “Costava troppo mantenerla dieci quintali di ballette di paglia, cinquanta chili di mangime in due giorni”, hanno scritto i “ladri” su un cartello.
A cura di Enrico Tata
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"Se arivolete l'asinello datece 2.223 miliardi per risanare il mega debito pubblico". Sembra una scena di uno dei tanti cinepanettoni natalizi in programma al cinema, e invece è successo davvero: qualcuno ha rubato l'asinello del presepe di Bagnaia, Viterbo, e ha chiesto un riscatto di duemila miliari per risanare il debito pubblico. Lunedì scorso l'asinello è scomparso e al suo posto è comparsa una lettera scritta con ritagli di giornale. Uno scherzo, evidentemente, ma l'associazione "Amici di Bagnaia" ha fatto un esposto in questura, anche perché il presepe era stato realizzato dai bambini dell'oratorio.

Oggi l'asinello è tornato al suo posto accanto al bue. Con la testa coperta da un sacco nero, l'animale è stato rimesso nel presepe sotto l'albero di Natale. La spiegazione dei ladri non lascia dubbi: “Costava troppo mantenerla dieci quintali di ballette di paglia, cinquanta chili di mangime in due giorni”, c'è scritto su un cartello lasciato vicino alla scultura in legno.

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