Roma, vigile urbano con il coronavirus: “Ho mentito sulle mascherine, ho detto che le abbiamo”
Nelle chat con i colleghi il vigile urbano di Roma risultato positivo al coronavirus ha raccontato la sua esperienza. Ha pochi sintomi e per questo si trova in isolamento domiciliare, ma ai medici che lo hanno contattato, ha spiegato, ha raccontato una bugia: "Mi sono quasi sentito in imbarazzo perché il medico mi fa: ‘Comunque voi avete dei sistemi di protezione, mascherine, guanti'. Io ho detto: ‘Si si ce li abbiamo poiché siamo forze di polizia'. In realtà mercoledì sono rientrato a lavoro, erano finite le mascherine ed è nato tutto da questo fatto. Al collega di turno gli ho detto: ‘Ma posso lavorare senza mascherina? Poi mi hanno chiesto: ‘Ma ti senti qualcosa?'. ‘Io ho un po' di tosse un po' di bronchite, ma niente di che'. E così mi hanno mandato a fare il tampone". Di questo caso positivo, fa sapere il Corriere della Sera (che ha pubblicato l'audio), i vigili non sono stati informati.
Raggi: "Chiesto primo stock di mascherine per operatori Ama, Atac e vigili"
Ieri la sindaca Raggi ha dichiarato di essersi attivata per avere un primo stock di mascherine per vigili, operatori Atac e Ama: "Sto sentendo la Protezione Civile nazionale e locale per avere un primo stock di mascherine per i vigili, per gli operatori Atac e Ama. E' evidente che la priorita' va data prima al personale medico e sanitario per questi tipi di presidi", ha scritto la sindaca Raggi su Facebook. Intanto, riporta sempre il Corriere, i sindacati minacciano di sospendere i servizi esterni dei vigili in mancanza di dispositivi di protezione.