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Roma, via al processo per un professore accusato di molestie durante una gita in Spagna

Un professore di un noto liceo romano è accusato di molestie e di violenza sessuale nei confronti di quattro studentesse. Gli atti risalirebbero a un campo scuola di quattro anni fa in Spagna, con il processo ai danni del docente che è partito dopo le molte denunce da parte delle giovani ragazze.
A cura di Tommaso Franchi
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Comincia il processo nei confronti di un professore del liceo "Cristo Re" di Roma, accusato di aver molestato alcune delle sue alunne durante un campo scuola in Spagna. I fatti risalgono a quattro anni fa, quando l'intera classe si trovava a Madrid per trascorrere delle giornate all'insegna della cultura e del divertimento, ma che per alcune di loro si sono tramutate in un vero e proprio incubo. In base a quanto riportato dal Corriere della Sera quattro giovani studentesse sarebbero state molestate per più volte dal professore, che si sarebbe inventato ogni modo possibile e immaginabile pur di avvicinarsi ai corpi delle ragazze. Una volta terminata la gita scolastica in Spagna le studentesse si sono prontamente recate in commissariato, denunciando ogni singolo episodio avvenuto nel corso del campo scuola. Il docente è stato rinviato a giudizio dopo quattro anni di indagini, con l'uomo che dovrà rispondere delle accuse di violenza sessuale e molestie, motivo per il quale è stato allontanato dall'istituto scolastico in cui lavorava.

Il professore dovrà rispondere delle varie accuse di molestie verso le sue alunne

Ora il processo prosegue ed è giunto alla seconda udienza. Le ragazze sono state ascoltate dalla Procura e dal pubblico ministero, che adesso formulerà l'accusa definitiva nei confronti del docente. Nei suoi confronti pende la possibilità di una misura cautelare in carcere, ma non si esclude neanche una sanzione pecuniaria, come accaduto per un docente colpito da analoghe accuse qualche mese fa. Il professore si è trovato a pagare 50mila euro per i danni arrecati nei confronti di una sua studentessa, che veniva perseguitata dai suoi costanti messaggi. Al termine del processo si è deciso di non infliggere nessun anno di carcere all'uomo, nonostante le accuse riportate dalla ragazza.

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