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Roma in bicicletta: l’itinerario di quattro tappe tra storia e natura

Pedalando, pedalando per le vie della capitale, si scoprono meravigliosi angoli incontaminati di verde, quartieri pregni di storia di ieri e di oggi e rare testimonianze di bellezza.
A cura di Arianna Esposito
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A volte ritornano. Le vecchie passeggiate in bicicletta di una volta, salutari ed ecologiche. Spostarsi sulle due ruote anche in città è oramai diventata una consuetudine per molti e l'occasione è buona per scoprire nuovi angoli nascosti del centro storico, per fare esercizio fisico e respirare aria pulita. Regola valida anche e soprattutto per la Capitale e per i suoi cittadini e turisti. Tanti i percorsi ciclabili che la Città eterna mette a disposizione dei cultori delle due ruote, così come tante sono le possibilità per percorrerla in lungo e largo e innamorarsene sempre di più. Dal quartiere Quadraro con le sue opere di arte urbana all'antico Parco Archeologico di Via Latina, ecco una proposta di itinerario in quattro tappe per scoprire Roma in bici, se conoscete altri percorsi, segnalateceli.

1° Tappa: Quadraro

Si parte dal quartiere Quadraro, tranquillo e giovane, reso vivace dalle opere di street art che decorano le sue mura. E non è un caso la presenza di questo tipo di opere proprio in questa zona di Roma: si tratta infatti di una parte della città che ha avuto un ruolo importante nella sua storia durante la  Seconda Guerra Mondiale, in particolare con il rastrellamento del 17 aprile del 1944, durante il quale i tedeschi deportarono 947 uomini nei campi di concentramento in Germania. L'episodio a Roma fu, per dimensioni, secondo solo al rastrellamento del Ghetto del 16 ottobre 1943 che fece 1.259 deportati.

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Ed è proprio ai deportati e alla loro memoria che sono dedicati i murales che colorano le strade e le case del quartiere e che fanno parte della collezione di MURo, il Museo di Urban Art di Roma a cielo aperto, pubblico e gratuito, che ha sede proprio al Quadraro.

2° Tappa: Parco regionale Appia Antica

Si prosegue poi per il Parco regionale dell'Appia Antica, scoprendone gli angoli più suggestivi e le storie più interessanti. Nell'attraversarlo, sembra di stare in un film. Infatti il parco è stato Scelto da Paolo Sorrentino come scenografia di alcune scene del film "La Grande Bellezza", che gli è valso il premio Oscar. Un'oasi di pace e meraviglia con un placido laghetto, un corso d'acqua, vecchi casolari e ovviamente gli acquedotti di epoca romana e medievale da ammirare.

3° Tappa: fiume Almone

Proseguendo poi dal Parco all'Appia Antica, si raggiunge il fiume Almone, il il terzo corso d’acqua più importante di Roma, onorato nell’antichità classica per la sua sacralità e per la qualità organolettica della sua acqua, dato che sorgeva dai Colli Albani che sono di natura vulcanica. Sacralità mantenuta dal rito secondo cui nell’Almone i sacerdoti di Cibele ogni anno lavavano la statua della dea.

4° Tappa: Parco archeologico di via Latina

Con gli occhi carichi di meraviglia e le gambe che oramai iniziano a risentire la stanchezza della lunga pedalata, si ritorna al punto di partenza quindi verso il Quadraro passando accanto al Parco archeologico delle tombe di via Latina, tra complessi funerari di maggior rilievo dell'antica Roma.

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