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Roma, smartphone prende fuoco dopo la carica: nessun risarcimento dall’azienda

L’incidente è avvenuto a Roma lo scorso febbraio: lo smartphone, comprato un anno prima, è andato a fuoco dopo essere stato sotto carica. Ma nonostante l’assicurazione e la garanzia, l’azienda avrebbe rilevato una “manomissione” del prodotto, e dunque niente risarcimento o sostituzione del cellulare.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un cellulare che va improvvisamente a fuoco ed i proprietari che, dopo lo spavento, chiedono all'azienda produttrice un risarcimento. Ma questo viene però loro negato, in quanto dalla perizia successiva sarebbe emersa una "manomissione" del prodotto, e dunque nulla da fare. L'incredibile vicenda è stata ricostruita dall'Adnkronos, che ha sentito sia il proprietario del cellulare sia l'azienda stessa.

Lo smartphone era stato comprato il 9 febbraio 2018, un anno fa, in un centro commerciale di Roma, al costo di 329 euro, più altri 25 di assicurazione, valida per ventiquattro mesi. Un regalo che l'acquirente aveva fatto per la moglie. A distanza di un anno, il 7 febbraio scorso, l'incidente. Stando a quanto raccontato, il cellulare era regolarmente sotto carica e la donna, dopo averlo staccato, ha provato ad accenderlo: a quel punto, sarebbe letteralmente andato a fuoco, spaventando sia lei che il suo cane, scappando entrambi in terrazza mentre lo smartphone continuava a bruciare sul pavimento.

Da qui la richiesta del proprietario di far valere la propria assicurazione: ed invece niente da fare. Perché, stando a quanto riportato dall'Adnkronos, la stessa azienda a seguito delle perizie effettuate subito dopo l'incidente, avrebbe scoperto che sarebbe stato inserito un ago o una forcella dentro al cellulare. Una "manomissione" smentita al momento dai proprietari ma che al momento non consente né un rimborso né un cambio del prodotto. "Il telefono presenta la mancanza del tasto di accensione e la batteria è risultata forata all'altezza del tasto mancante. L'alloggiamento del tasto stesso presenta inoltre graffi e scalfitture. Questo lascia intendere che l'evento sia scaturito a seguito della manomissione del terminale a mezzo di un oggetto appuntito che ha provocato il foramento, con conseguente corto, della batteria", hanno spiegato dall'azienda. E dunque, nonostante questa versione sia contestato dai proprietari, niente attivazione della garanzia e dell'assicurazione.

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