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Roma, si dimette il vicesindaco Nieri: “Decisione irrevocabile”

Nonostante per smentite la decisione era nell’aria, nel rimpasto di giunta chiesto dal Pd a Ignazio Marino, per Luigi Nieri, il fedelissimo del sindaco di Sel non c’era posto. Così prima di farsi cacciare, Nieri ha deciso di lasciare e stasera ha consegnato la sua lettera di dimissioni “irrevocabili” al sindaco.
A cura di Valerio Renzi
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Nonostante le smentite la decisione era nell'aria, nel rimpasto di giunta chiesto dal Pd a Ignazio Marino, per Luigi Nieri, il fedelissimo del sindaco di Sel non c'era posto. Così prima di trovarsi nell'occhio del ciclone, stacco dei continui attacchi, Nieri ha deciso di lasciare e stasera ha consegnato la sua lettera di dimissioni "irrevocabili" al sindaco. L'addio del vicesindaco potrebbe portare ad una mini crisi di governo in Campidoglio, con l'uscita di Sel dalla maggioranza o con l'appoggio esterno dei vendoliani, sempre più marginalizzati dal Pd commissariato di Orfini. Il passo indietro di Nieri potrebbe essere il tassello che da il via al rimpasto a cui il Pd ha lavorato dietro le quinte in questi giorni, per rilanciare l'immagine del partito romano travolto da mafia capitale, e per consolidare l'azione di governo di Ignazio Marino, il cui indice di gradimento non sarebbe mai stato così basso. E se sul suo successore inizia il toto nomi ma una cosa è certa: il premier Matteo Renzi vuole un suo fedelissimo vicino a Marino.

Le indagini in corso non c'entrano niente, Nieri se ne va sbattendo la porta, stufo dei continui attacchi, di essere al centro delle trattative e dei veti incrociati attorno al Campidoglio, ribadendo che è un passo indietro che nessuno gli ha chiesto di fare. "La mia è una decisione personale, non improvvisa e non dettata da ragioni oscure, né da nauseanti ragionamenti politicisti – spiega – È una scelta limpida che condivido con tutti voi con la chiarezza che ha sempre contraddistinto la mia storia politica. Quando ho accettato di fare il vicesindaco di Roma l'ho fatto per amore della mia città, mi permetto, inelegantemente, di sottolineare che ho fatto il vicesindaco a titolo gratuito, e perché ho creduto a un progetto politico con un chiaro profilo di sinistra".

Marino: "Nieri leale ma comprendo la sua amarezza"

Ignazio Marino accetta con rassegnazione le dimissioni del suo vice, che spesso e volentieri gli è stato più vicino di tanti compagni di partito. "Da quando due anni fa abbiamo iniziato la nostra comune esperienza in Campidoglio, gli attacchi pretestuosi quanto violenti, le polemiche artificiose nei confronti di Luigi Nieri non sono mai mancati, fino a raggiungere una intensità umanamente difficile da sopportare. – scrive in una nota il sindaco – Luigi ora mi ha comunicato la sua decisione di volersi sentire libero, per rispondere con tutta la forza necessaria alla continua delegittimazione di cui è bersaglio. Per prima cosa voglio dire che Luigi Nieri è una persona leale e di specchiata onestà, un gentiluomo dai comportamenti inappuntabili, un amico dell'età adulta (legami più difficili da costruire), un compagno di squadra perfetto che sa sempre far prevalere l'interesse generale della città a ogni altra ipotesi. In moltissime occasioni ha affrontato con me decisioni difficili ma storiche per la città tenendo contro delle idee e della visione piuttosto che degli equilibrismi partitici".

La lettera di dimissioni di Luigi Nieri

Lascia con una lunga lettera Luigi Nieri, in cui rivendica con forza l'operato di governo da lui svolto in questi due anni. E poi si rivolge ai cittadini e agli elettori, ai lavoratori del Campidoglio con cui ha condotto una lunghissima vertenza sul salario accessorio, ai colleghi di maggioranza e al sindaco Marino che ringrazia.

“Mi rivolgo innanzitutto alle persone che, due anni fa, mi hanno concesso la loro fiducia scegliendomi come loro rappresentante in Assemblea Capitolina e facendomi eleggere consigliere comunale, carica dalla quale mi sono dimesso per accettare l’onere e l’onore di ricoprire la carica di vicesindaco e assessore di Roma. La mia città, la città che amo profondamente e nella quale per tanti anni ho svolto battaglie per i più deboli, i più fragili, i senza diritti. Mi rivolgo poi a tutti i cittadini, alle romane e ai romani, per i quali mi pregio di aver lavorato in questi due anni e per tanti anni in passato. Ho svolto i compiti delicatissimi che mi sono stati affidati con la più grande umiltà e serietà, con onestà e trasparenza, senza mai rinunciare ai miei profondi e radicati valori e ideali di sinistra. Mi rivolgo ai dipendenti dell’amministrazione di Roma Capitale, per i quali ho combattuto fino all’ultimo istante. Mi rivolgo al sindaco della nostra città, che mi ha scelto e voluto al suo fianco, che mi ha difeso non una, ma molte volte dagli attacchi vili e strumentali che mi sono stati mossi, in più occasioni, in questi anni. Mi rivolgo ai colleghi di Giunta e alla maggioranza che mi ha appoggiato. Mi rivolgo, infine, al mio staff e a tutti i miei collaboratori che mi hanno permesso di svolgere il mio compito sostenendomi con infinita pazienza e grande professionalità. Mi rivolgo a tutti voi per ringraziarvi della forza, del sostegno, dell’affetto, della fiducia che mi avete concesso e mi scuso con tutti voi se oggi faccio un passo indietro, informandovi di aver consegnato le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di vicesindaco di Roma al sindaco Marino”.

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