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Roma, sfonda la parete del commissariato a testate: “Me state a sequestrà”

Un 32enne ha sfondato a testate una parete del commissariato di Torpignattara a Roma. Urlava: “Me state a sequestrà, chiamate un’ambulanza, voglio un avvocato”. Gli agenti lo hanno neutralizzato con dello spray urticante.
A cura di Enrico Tata
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Roma, sfonda la parete del commissariato a testate
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Colpisce ripetutamente la parete del commissariato e ripete: "Chiamate l'ambulanza, me state a sequestrà, chiamateme un'ambulanza. Portatemi in ospedale, fatemi chiamare un avvocato, ho diritto a chiamare un avvocato". Per neutralizzarlo, gli agenti del commissariato di Torpignattara, Roma, gli spruzzano dello spray urticante. Stando a quanto si apprende, il ragazzo, un 32enne, sarebbe stato portato in commissariato dopo una perquisizione a casa. In sala d'attesa ha cominciato a prendere a testate una parete. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane avrebbe aggredito i poliziotti già nel corso della perquisizione a casa e avrebbe minacciato di togliersi la vita gettandosi dalla finestra.

Durante una perquisizione in casa ha minacciato il suicidio

Fermato per resistenza a pubblico ufficiale, è stato accompagnato al commissariato di Torpignattara. Là ha cominciato a dare in escandescenze e ha cominciato a colpire a testate la parete. La scena è stata ripresa con uno smartphone. La parete, come si vede in un frammento del video, è stata gravemente danneggiata dalle testate del 32enne. Tre agenti di polizia sarebbero stati accompagnati al pronto soccorso e dimessi con prognosi dai tre ai cinque giorni. Il ragazzo è stato arrestato.

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