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Roma: sequestrati i 4 bar siciliani Katanè, anche l’ex Caffè dell’Orologio

I quattro bar Katané Sapori di Sicilia di Roma sono nati dalle ceneri dei bar Mizzica, sequestrati perché di proprietà di un imprenditore ritenuto a capo di un’associazione a delinquere con legami con il clan camorristico degli Scissionisti. Con gli stessi soldi, ritengono i finanzieri. sono stati aperti i bar Katané.
A cura di Enrico Tata
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Caffè dell'orologio
Caffè dell'orologio

Quattro bar della catena ‘Katanè Sapori di Sicilia' sono stati sequestrati a Roma. Tra di essi c'è anche l'ex Caffè dell'Orologio, lo storico chiosco con l'orologio al centro di piazzale Flaminio. Il proprietario, Gaetano V., è stato arrestato già a giugno 2017 a seguito di indagini coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Roma nell'ambito dell'operazione Babylonia. Gli investigatori lo ritengono a capo di un'associazione dedita al riciclaggio e all'intestazione fittizia di beni. Non solo: ll'associazione sarebbe anche vicina al clan camorristico degli Scissionisti, gli Amato-Pagano. Nel 2018 è stato condannato a 11 anni e 6 mesi di reclusione e alla confisca di beni per 9 milioni di euro.  Nel 2017 sono stati sequestrati i bar siciliani ‘Mizzica!' di via Catanzaro e Piazza Acilia, ancora oggi affidati alla gestione di un amministratore giudiziario.

Alcuni mesi dopo, però, i finanzieri avevano notato l'apertura dei bar ‘Katanè', con l'insegna molto simile a quella dei bar ‘Mizzica!'. Hanno aperto bar presso l'ex Caffè dell'Oologio e anche nelle zone delle stazioni Termini e Tiburtina. Le indagini hanno dimostrato che non solo erano simili ai locali ‘Mizzica!', ma che i nuovi bar erano nati da ex dipendenti della vecchia catena. Avevano, tra l'altro, gli stessi fornitori e anche gli stessi dipendenti, tra cui anche familiari dello stesso imprenditore arrestato. Anche i Katané sono stati ritenuti aperti con soldi ricavati da attività illegali e per questo sono stati sequestrati. "Gli esercizi commerciali saranno ora affidati a un amministratore giudiziario. L'odierna operazione testimonia l'efficacia dell'azione svolta dalla Procura della Repubblica, dal Tribunale e dalla Guardia di Finanza di Roma contro i tentativi di "inquinamento" dell'economia legale da parte della criminalità", informano i finanzieri.

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