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Roma, ritrovato lo scudo di Garibaldi rubato nel 2000 dal Vittoriano

Era nascosto nella casa di un architetto lo scudo di Garibaldi, un’opera d’arte donata al condottiero dal popolo siciliano dopo lo sbarco a Marsala del maggio 1878. Era scomparso da dieci anni, trafugato dal Museo del Vittoriano, ora i militari coordinati dalla Procura indagano sul caso per risalire ai responsabili.
A cura di Alessia Rabbai
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Lo scudo di Garibaldi
Lo scudo di Garibaldi

Lo scudo di Garibaldi, scomparso nel nulla da quasi dieci anni è stato ritrovato nella casa di un architetto. A scoprirlo i carabinieri del Reparto Operativo Tutela Patrimonio Culturale e della Stazione di Roma Gianicolense, a seguito di un controllo. Si tratta dello scudo che il popolo siciliano donò a Giuseppe Garibaldi nel maggio del 1878 a seguito dello sbarco a Marsala. Lo scudo è stato donato a Roma prima nel Museo Capitolino e poi Museo Nazionale del Risorgimento nel Palazzo del Vittoriano, per poi scomparire nel 2000. Non è chiaro al momento come lo scudo sia stato trafugato e finito nell'abitazione dell'architetto, che dovrà darne spiegazioni. I carabinieri hanno riconsegnato l'opera agli enti preposti alla sua custodia e indagano sul caso, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, per cercare di risalire ai responsabili.

Lo scudo di Garibaldi

Lo scudo di Garibaldi, un'opera d'arte bronzea ha un diametro di 118 centimetri e pesa di circa 50 chilogrammi. A realizzarlo Antonio Ximenes, padre del più noto scultore Ettore Ximenes. Al centro dello scudo, al posto dell'antico brocchetto che serviva per colpire il nemico, sporge da una conchiglia, dov'è raffigurata la testa di Giuseppe Garibaldi, ed è adornato con foglie in cui compaiono le sue principali battaglie. Su ciascuno dei suoi otto raggi sono riportati gli stemmi delle principali città italiane e allegorie della Carità, Giustizia, Gloria e Scienza strategica. In una corona d’alloro sono incisi i nomi di tutti i “Mille di Marsala”.

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