39 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roma, ricattava 15enni costringendole a inviare foto nude: condannato per violenza sessuale

Delle ragazze minorenni sono state ricattate per mesi da un giovane che le costringeva a inviare foto nude: prima lo studente le adescava sulla chat, conquistava la loro fiducia e poi si faceva mandate delle foto in intimo. E a quel punto iniziavano le vessazioni. Il 18enne è stato condannato per violenza sessuale.
A cura di Natascia Grbic
39 CONDIVISIONI
Immagine

Le minacciava, dicendo che se non avrebbe ricevuto delle foto nude avrebbe diffuso le loro immagini in intimo sul web, rovinandole per sempre. Una ragazza, minorenne, è stata anche costretta a subire atti sessuali per paura di vedere i propri scatti andare in giro su internet. Ma il 18enne, studente appena diplomato e residente al Casilino, che forse pensava di passarla liscia con le sue vittime, è stato invece condannato a un anno e otto mesi di reclusione per violenza sessuale. Lo riporta Il Messagero, che racconta come il 18enne – fingendosi interessati alle ragazze, tutte minorenni – le adescasse sulle app di incontri per poi conquistare la loro fiducia e farsi mandare delle foto in biancheria intima. Le giovani non avevano idea che premendo invio sarebbe iniziato per loro l'incubo.

Il 18enne aveva creato un profilo su Lovoo, una famosa app di incontri, dove conosceva e adescava tutte ragazze minorenni più piccole di lui di almeno tre anni. Prima ci stringeva amicizia e ci parlava costantemente, anche nella notte. Confidenze, confessioni, rassicurazioni. Poi, una volta conquistata la loro fiducia, chiedeva di avere uno scatto intimo con la promessa di non farlo vedere a nessuno. Le ragazzine, convinte di star parlando con un ragazzo onesto e seriamente interessato a loro, alla fine mandavano le immagini. E il 18enne entrava così in possesso di uno strumento di ricatto. Perché se loro non avessero fatto tutto quello che chiedeva, avrebbe diffuso le foto. Pretendeva quindi immagini delle minorenni senza vestiti, e anche qualcosa in più. Alla fine, una di loro si è confidata con la mamma e sono partite le denunce e le indagini della polizia postale: lo smartphone e il pc del ragazzo sono stati sequestrati e lui condannato a un anno e mezzo di reclusione per violenza sessuale.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views