Arrivano i rifugiati a Casale San Nicola: guerriglia di Casapound e residenti
AGGIORNAMENTO: Attorno all'una la tensione esplode. Da una parte i militanti di Casapound e i residenti di Casale San Nicola, sdraiati in terra e incordonati, dall'altra parte le forze dell'ordine che rimuovono il blocco con la forza per far passare il pullman di rifugiati diretto all'ex scuola Socrate, individuata come centro di accoglienza. Poi alle donne incordonate si sostituiscono i militanti di Casa Pound, alleati nella capitale di Matteo Salvini, che caschi in testa e volti coperti fronteggiano le forze dell'ordine che carica la trentina di militanti di estrema destra disperdendoli. Il bilancio finale reso noto dalla Questura di Roma è di 14 feriti tra le forze dell'ordine, 2 arrestati, 1 denunciato e 15 persone identificate su cui sono in corso accertamenti per stabilire il loro ruolo negli incidenti.
Dopo la carica a difendere i cittadini di San Nicola e i suoi fedelissimi di Casa Pound, è il segretario della Lega Matteo Salvini: "Sono tensioni volute da un governo razzista – ha detto Salvini – L'idea che mi sono fatto è che siccome il governo Renzi-Alfano non riesce a risolvere nessun tipo di problema, sta scaricando sugli italiani da Nord a Sud un'emergenza senza precedenti e aspettando una reazione da parte della gente per poi parlare di altro".
Ferma condanna invece da Francesca Danese, assessore alle Politiche Sociali del Campidoglio: «"i fronte ai gravi episodi di violenza ai quali assistiamo in queste ore, voglio esprimere sincera solidarietà a tutte quelle persone che, scappate da guerre e persecuzioni, oggi sono vittime dell'intolleranza e delle strumentalizzazioni di pochi irresponsabili, che cavalcano tensioni e disagio sociale a fini politici. La mia solidarietà – aggiunge l'assessore – va anche agli agenti di polizia rimasti feriti negli scontri, al presidente del Municipio XIV Valerio Barletta, e ai residenti del quartiere, anch'essi vittime di chi fomenta odio e discriminazione".
Di Battista: "Governo incapace, Alfano a casa"
Alessandro Di Battista, membro del direttorio del M5S, affida a Twitter il suo commento ai fatti di questa mattina: "Casale San Nicola, immigrazione. L'incapacità del governo la pagano i cittadini e le forze di polizia. Alfano a casa". A rispondere al parlamentare grillino il regista Ferzan Ozpetek che chiede: "Lei cosa avrebbe fatto al posto di Alfano? La mia domanda non vuole essere polemica. Vorrei capire". Pronta la risposta di Di Battista non si fa attendere: "Gentile Ferzan Ozpetek il M5S ha proposto (e ottenuto il voto dal Pd) una mozione con questi punti. A presto". Ozpetek ringrazia il parlamentare, che conclude: "Grazie a lei. Io temo che o si affronta il dramma immigrazione seriamente o le ‘Albe dorate' cresceranno".
Casale San Nicola, rivolta contro l'arrivo di 19 rifugiati
Casale San Nicola è una periferia residenziale, case basse e villini, tra la Storta e la Braccianense, come tante a Roma Nord. Una tranquillità che i residente non vogliono "turbata" dalla presenza dei migranti. Ma il prefetto Gabrielli non ha voluto sentire ragioni e, nonostante le proteste, ha deciso di tirare dritto e di procedere con l'apertura del centro. Se si cede ad ogni protesta, strumentale o meno, rifugiati e richiedenti asilo non troveranno mai un posto dove essere accolti è ragionamento di Gabrielli.
Ad esplicitare il pensiero dei residenti Casa Pound che sostiene da tre mesi la battaglia contro quelli che definisce "sedicenti rifugiati". "Temono che l'arrivo di cento migranti su una popolazione di poco più 400 persone, finisca col diventare una vera e propria ‘invasione', ingestibile dal punto di vista della sicurezza. – scrive in una nota il movimento – Per questo sono determinati a non smettere di lottare neanche adesso, quando di fronte a loro vedono schierate con grande imponenza di mezzi le forze dell'ordine. Una protesta pacifica, certamente, ma che non si arresterà fino a quando non si avrà la certezza che Casale San Nicola resterà a loro"
Il Prefetto: "Andiamo avanti"
Il prefetto Gabrielli chiarisce come siano solo 19 i migranti pronti ad entrare nel centro e che le istituzioni non hanno nessuna intenzione di fare passi indietro. "Abbiamo inviato 19 persone che devono soggiornare a Casale San Nicola e c'è un blocco stradale di cittadini che non permette che entrino – si legge in una nota di palazzo Valentini – Ora sono sui mezzi ma entreranno nel centro perche' rimuoveremo il blocco. Non faremo passi indietro".
Dalla questura di Roma chiariscono poi come "le operazioni, iniziate la mattina presto sotto il controllo delle forze dell'ordine, sono da subito risultate difficoltose, per l'ingerenza di elementi estremisti che hanno tentato di dissuadere gli ospiti. In occasione dell'arrivo presso la struttura il convoglio, scortato dalle forze dell'ordine è stato bloccato da appartenenti al Comitato di quartiere, spalleggiato anche da elementi esterni. La Polizia, dopo aver tentato invano ogni possibile via di dialogo, sta intervenendo per la rimozione delle numerose auto parcheggiate nella sede stradale, valutando anche a carico dei proprietari la sussistenza di responsabilità penali e amministrative. L'iniziativa, infatti, sta creando notevoli disagi anche ai residenti della zona".