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Roma, recuperato il cadavere di un uomo in un tombino sulla Flaminia

Il corpo di un uomo è stato recuperato dai Vigili del Fuoco da un tombino in via Flaminia, nei pressi della stazione ferroviaria di La Celsa. Si tratterebbe di un 60enne che viveva in una delle baracche abusive della zona. Le indagini sono affidate ai carabinieri. Disposta l’autopsia per chiarire le cause della morte; tra le ipotesi, un incidente o un malore.
A cura di Nico Falco
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

I Vigili del Fuoco hanno recuperato il corpo di un uomo, ormai senza vita, all'interno di un pozzo in via Flaminia, nei pressi della stazione ferroviaria di La Celsa. Il cadavere è stato individuato in un tombino in una zona vicina a Ponte Giubileo, dove si trova un insediamento abusivo; a notare la presenza, un passante che ha visto quello che sembrava un cadavere alla fine del pozzo. L'intervento è partito alle ore 19:00 di oggi, 24 febbraio. Sul posto sono arrivate le squadre del Comando di Roma dei Vigili del Fuoco; all'opera anche una squadra di sommozzatori, che si sono immersi nel pozzo per recuperare la persona.

Al momento non si conoscono le generalità: l'uomo era privo di documenti; secondo le iniziali indagini si tratterebbe di un rumeno di circa 60 anni, che sarebbe stato in questi giorni ospite di una delle baracche abusive che si trovano nella zona.  La salma è stata consegnata all'autorità giudiziaria, presente sul posto durante le operazioni, e sono state avviate le indagini per risalire all'identità; sul corpo non sono stati trovati segni evidenti di violenza, ma per chiarire definitivamente le cause del decesso è stata disposta l'autopsia.

Alle operazioni hanno preso parte anche i carabinieri di Roma Cassia, a cui sono affidati i successivi accertamenti. Dalle prime risultanze sembra che il tombino, che termina in un canale di scolo nel Tevere, venisse usato per i bisogni fisiologici dalle persone che abitano nell'insediamento abusivo poco distante. L'uomo, questa una delle ipotesi, potrebbe essere morto per la caduta, precipitando nel pozzo da una altezza di circa due metri, ma potrebbe essere anche stato colto da malore, morendo quindi non per l'impatto.

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