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Roma, la denuncia di una mamma: “Mio figlio vittima di un’aggressione omofoba”

Quattro ragazzi hanno picchiato un quattordicenne perché scambiato per gay nei pressi della stazione Rebibbia della metropolitana di Roma. Il giovane è finito in ospedale riportando contusioni ed escoriazioni su viso e corpo. A raccontare l’accaduto la madre, che intende denunciare la violenza subita dal giovane.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Un ragazzo è stato preso a botte perché ritenuto gay. Autori del pestaggio sarebbero quattro coetanei, che lo hanno bloccato e aggredito in strada nei pressi della stazione Rebibbia, capolinea della metropolitana linea B di Roma. Vittima un quattordicenne romano, che non conosceva i giovani che lo hanno picchiato. La banda di ragazzini lo avrebbero preso di mira perché, a causa dei capelli lunghi e del suo abbigliamento, lo avrebbero identificato come un omosessuale e tanto gli è bastato per colpirlo mandandolo all'ospedale. Secondo le informazioni apprese l'episodio di violenza è successo nella mattinata di oggi, giovedì 23 gennaio, mentre il quattordicenne stava camminando in strada, con lo skateboard sotto al braccio. A segnalare l'accaduto la mamma della ragazzo: "Quattro adolescenti di sedici anni hanno fatto un'azione purgativa a mio figlio, lo hanno insultato per poi colpirlo in volto e sul corpo".

Picchiato dai bulli perché gay

Secondo quanto raccontato dalla donna, il giovane sarebbe stato preso di mira e accerchiato dai bulli "per i suoi capelli lunghi e lo zaino colorato". Tanto è bastato agli aggressori per inseguirlo, insultarlo e picchiarlo. Mamma e figlio a seguito dell'aggressione si sono recati al pronto soccorso dell'ospedale Sandro Petrini. Il paziente, visitato dal medico di turno, ha riportato contusioni ed escoriazioni, oltre al trauma emotivo subito ed è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni. La donna ha detto che è intenzionata a sporgere denuncia alle forze dell'ordine: "Basta, l'omofobia da me non passa!"

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