Roma, procura invia Nas in case di cura: boom di contagi a Rocca di Papa, 138 positivi e 2 morti
I carabinieri del Nas andranno a fare dei sopralluoghi nelle residenze sul territorio. Case di cura, case di riposo, tutte quelle strutture sanitarie che oggi sono sorvegliate speciali a causa dei contagi da coronavirus. Obiettivo numero uno è far sì che non si sviluppino nuovi cluster nel Lazio oltre a quelli già presenti nella Regione, e soprattutto capire se ci sono eventuali responsabilità nella diffusione dei contagi. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, la decisione della procuratrice aggiunta Nunzia D'Elia potrebbe lasciare intendere che si procederà a un'indagine più approfondita, che potrebbe rivelarsi un problema nel caso qualcuno non abbia seguito alla lettera il protocollo per il contenimento del coronavirus. Soprattutto se si calcola che in queste strutture sono ospitate persone fragili.
Boom di contagi a Rocca di Papa
Da settimane l'attenzione è alta sulle case di riposo del Lazio, dove si sono verificati centinaia di contagi. L'ultimo episodio preoccupante è quello di Rocca Di Papa: la Asl Roma 6, in accordo con la Regione Lazio, ha istituito un cordone sanitario intorno alla casa di cura San Raffaele, dove i casi di coronavirus sono arrivati a 138. I morti, attualmente, sono due. Il Comune non è diventato zona rossa – come invece è accaduto nel caso di Nerola – ma la situazione desta molta preoccupazione. All'interno della casa di cura di Cura San Raffaele vi sono 240 degenti e 138 operatori: numeri molto alti, che hanno portato al divieto di accesso in tutta l'area, fatti salvi operatori e fornitori. E sempre nel territorio della Asl Roma 6 è stato istituito a Genzano un Covid Hospital dedicato ai pazienti che hanno contratto la malattia.