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Roma, polemica per un post Facebook di Atac: “L’autista dimentica la fermata? Può capitare”

E’ polemica sui social per un post pubblicato da Atac su Facebook che scrive un ipotetico dialogo tra un autista che si è dimenticato di effettuare una fermata e i passeggeri in salita o in discesa dal mezzo adibito al trasporto pubblico. L’azienda si è scusata pubblicamente spiegando che era sua intenzione lanciare un messaggio di collaborazione.
A cura di Alessia Rabbai
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"L'autista non ha effettuato la fermata? Capita a tutti di dimenticare le cose da fare…". E' polemica su Facebook dopo un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale di Atac, in cui l'azienda per il trasporto pubblico della capitale ha scritto un ipotetico dialogo tra un autista che si è dimenticato di fermarsi e i passeggeri in discesa o in salita dal bus. "Viaggiatore: ‘Ho prenotato la fermata?'. Conducente: ‘Ho saltato la fermata?'. Chi attende in fermata: ‘Perché non si è fermato? Ero in fermata o vicino la fermata?'. Capita a tutti di dimenticare le cose da fare…". Non bastano i ritardi, i mezzi stracolmi in cui i passeggeri sono costretti a spingere per farsi spazio e riuscire ad entrare, gli innumerevoli bus in fiamme che si sono incendiati nelle strade della Capitale. Tantissimi i commenti degli utenti che si sono sentiti presi in giro dal post. "Quando mi chiederanno il biglietto risponderò ‘capita a tutti di dimenticare le cose da fare..'" scrive ironicamente Jessica.

Atac è intervenuta per cercare di calmare il nervosismo: "Ci scusiamo con gli utenti e i colleghi che si sono sentiti offesi da questo post – si legge su Facebook – L'intento era quello di veicolare un messaggio positivo di collaborazione e tolleranza reciproche. Nessuna volontà da parte nostra di giustificare comportamenti sbagliati, di denigrare il lavoro dei nostri autisti, di sminuire l'importanza di rendere un servizio professionale e attento alle esigenze della clientela".

"Abbiamo l'obiettivo di contribuire a riconciliare l'azienda e i suoi lavoratori con chi quotidianamente utilizza il trasporto pubblico. Di generare un dibattito costruttivo e non sterili contrapposizioni – conclude Atac – Speriamo che chi legge questa pagina tenga sempre presente questo spirito che la anima anche quando, come in questo caso, le parole hanno generato un fraintendimento".

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