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È precipitato sul suo aereo Flavio Saccomanno, famoso chirurgo estetico

Flavio Saccomanno, settantuno anni compiuti da poco, è morto nel pomeriggio di sabato durante un volo acrobatico ad Orvieto. Il cordoglio di Roma. L’Aicpe, da lui fondata e presieduta: “Per almeno 20 anni ha rappresentato il punto di riferimento della chirurgia plastica romana e non solo”, ha spiegato il suo vice, Pierfrancesco Cirillo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Triste giorno sulla Capitale, che si è risvegliata dovendo fare i conti con la morte di Flavio Saccomanno, il chirurgo estetico romano di 71 anni, che ha perso la vita nel pomeriggio di sabato, dopo essere precipitato al suolo nei pressi dell'aviosuperficie di Castel Viscardo, ad Orvieto, mentre stava pilotando un aereo acrobatico monomotore monoposto.

Tanti i messaggi di cordoglio in queste ore, tra cui quelli pubblicati dall'Aicpe, l'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, di cui era stato fondatore e della quale era anche il presidente. "Flavio non è più con noi. Non è più con noi il Presidente AICPE. Non è più con noi il chirurgo che ha formato decine di chirurghi, l’anima dell’ACPIC, l’associazione dei chirurghi dell’Italia centrale che per almeno 20 anni ha rappresentato il punto di riferimento della chirurgia plastica romana e non solo", ha spiegato Pierfrancesco Cirillo, vicepresidente dell'Aicpe, "Non è più con noi Zio Flavio, come molti di noi lo chiamavano bonariamente, perché non ha mai negato un aiuto, un consiglio, una parte del suo tempo a nessuno di noi. Non è più con noi l’amico, sincero, generoso, educato mai invadente ma sempre presente. Le cene che organizzavamo spesso, erano un ghiotto momento di piacere, il piacere di stare assieme, di condividere una serata, chiacchierando e ridendo. Flavio se ne andato, e mi manca l'aria, quell'aria che doveva sorreggerlo durante il volo, la sua passione dopo la famiglia ed il lavoro, quell'aria che molti di noi hanno respirato per quasi 30 anni, in cui lui è sempre stato una presenza fondante. Che brutto scherzo ci hai fatto", aggiunge ancora Cirillo nella nota pubblicata proprio attraverso l'Associazione, "Mancherà tutto di te, persino la possibilità di prenderti in giro per il tuo italiano personale che ormai era uno stile, un marchio di fabbrica, una firma. Grazie di tutto, della tua disponibilità, del tuo entusiasmo, del tuo rigore, del tuo amore verso questa professione, del tuo tempo. Solo chi ha condiviso generosamente la sua vita con gli altri lascia un vuoto così enorme. Era molto tempo che non piangevo. Ciao Flavio: nel nostro cuore per sempre.

Un malore o un guasto improvviso?

Flavio Sarcomanno, che solo pochi giorni prima aveva festeggiato il suo settantunesimo compleanno, stava eseguendo alcune manovre acrobatiche con il suo velivolo, quando improvvisamente, il monoposto è precipitato in verticale. Sconosciute le cause dell'incidente: l'ingegner Alfredo Pieraccini, presidente dell'aviosuperficie in cui si è consumata la tragedia, ha spiegato che "da quello che è stato riferito, non c'è stato alcun tentativo di correzione". Potrebbe dunque trattarsi di un malore improvviso, o di un guasto improvviso dei comandi. Solo l'autopsia sul corpo del chirurgo, e lo studio dei resti dell'aereo, potrà dissipare questo dubbio e fare chiarezza sulle cause della morte dell'uomo.

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