Roma, periferie inondate di droga: così criminalità s’infiltra nelle zone abbandonate da istituzioni
"Le cosche si sono distribuite su tutto il territorio ma essenzialmente hanno toccato i quartieri periferici di Roma dove è più forte il senso di insicurezza dei cittadini". Lo ha detto la prefetta di Roma Gerarda Pantalone in un'audizione bicamerale sulla criminalità organizzata. Secondo quanto riportato da Pantalone, i gruppi organizzati sono riusciti a impadronirsi delle zone più periferiche di Roma, quelle dove i servizi scarseggiano e i cittadini sono dimenticati dalle istituzioni. Questo è ad esempio il caso di Tor Bella Monaca, dove negli ultimi anni le cosche hanno messo in pratica il modello Scampia: spaccio tra i palazzi, vedette per controllare chi arriva e soprattutto avvertire in caso di blitz delle forze dell'ordine, e pusher in ogni angolo. Un vero e proprio fortino difficile da espugnare, soprattutto per il continuo ricambio di ‘manodopera' composta da disperati di cui possono usufruire i narcotrafficanti.
Aumentata droga in vari municipi di Roma
"La droga è aumentata del 34% nel V Municipio, del 49% nel XIV, del 56% nell'XI, del 67% nel VII, fino al picco dell'85% nel sesto Municipio – ha continuato la prefetta – Tor Bella Monaca, Acilia, Infernetto, sono alcune delle piazze di spaccio oggetto delle numerose indagini della magistratura, prova dell'azione di contrasto svolta dallo Stato. Tor Bella Monaca, in particolare, e' divenuta, al pari di Scampia, una delle principali piazze di spaccio di droga, non solo a Roma ma in tutto il territorio nazionale".
Il caso Tor Bella Monaca
Tor Bella Monaca soprattutto ha avuto un occhio di riguardo durante l'audizione. Si tratta infatti di una delle piazze di spaccio più grosse di Roma dove da tempo la criminalità organizzata ha allungato le mani. Durante l'ultima maxi operazione antidroga, sono stati arrestati numerosi spacciatori, tra cui un ragazzino di 15 anni che stava vendendo cocaina. "Tor Bella Monaca – ha aggiunto il prefetto Pantalone rispondendo a una domanda – è uno dei quartieri più disagiati e abitati di Roma in cui le infrastrutture e i servizi sono carenti. Da qui, l'humus fertile per il proliferare di determinate situazioni ma io non accetto l'idea che le forze di polizia vengano accerchiate senza poter svolgere le loro attività. Piuttosto dico che i risultati ottenuti di recente stanno a dimostrare che sono le forze di polizia ad accerchiare varie aree di questo territorio".